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(Adnkronos) –
Marco Marsilio vicinissimo al bis per la guida della Regione Abruzzo. Dopo la chiusura delle urne, con le proiezioni che arrivano dopo due exit poll, la forbice con l'ex rettore Luciano D'Amico viaggia sugli 8-9 punti (55 per il meloniano, 45 per l'esponente del campo largo). In base alla settima proiezione del sondaggista Antonio Noto (copertura 55%), in esclusiva su 'Rete8', il candidato di centrodestra è al 54,1% mentre lo sfidante appoggiato dal centrosinistra, è al 45,9%. La coalizione a sostegno di Marsilio è al 56% mentre quella a sostegno di D'Amico è al 44%. Quando sono state scrutinate 263 sezioni su 1.634, Marsilio è al 54,21% mentre D'Amico è al 45,79%. 
A livello di liste, in base all'ottava proiezione il primo partito si conferma Fratelli d'Italia con il 24,9%. Seguono il Partito Democratico con il 18,4%, Forza Italia al 13,4%, la Lega all'8,4%, la lista Abruzzo Insieme-D'Amico Presidente al 7,9%, il Movimento Cinque Stelle al 7,1%, la lista Marsilio Presidente al 5,4%, Azione -D'Amico al 4,1%. Alleanza Verdi- Sinistra è al 3,7%, D'Amico presidente – Riformisti civici al 2,8%, Noi Moderati al 2,5%, Udc-Dc all'1,4%.  Nel comitato di Marsilio a Pescara entusiasmo. Il sindaco forzista Carlo Masci parla di "dato positivo per Marsilio e per la coalizione di centrodestra, la cosa non può che farci piacere". Il leghista Francesco De Santis, portavoce in regione si sbilancia: "Penso che la partita sia chiusa". "Appare in maniera evidente come gli abruzzesi abbiano preferito un governo unito di centrodestra rispetto a un campo largo probabilmente un po' confusionario", dice Guerino Testa, deputato di Fdi. Sul voto abruzzese rompe gli indugi la ministra Daniela Santanchè, che si limita a un "e vai", su X.  "E' un risultato che ci riempie di gioia perché è la dimostrazione che questo centrodestra unito sa governare, sa essere apprezzato dalla gente. Purtroppo c'è stata una campagna denigratoria negli ultimi giorni che non ha fatto bene al sistema della politica, ma i cittadini abruzzesi non hanno tenuto conto di tutto questo", afferma il coordinatore di Forza Italia in Abruzzo, Nazario Pagano. "Sono lieto che Marsilio faccia il presidente della giunta regionale, ha fatto bene, fermarlo sarebbe stato un errore clamoroso. Aggiungo che il mio partito qui raggiunge livelli davvero altissimi, perché sembra che abbiamo superato abbondantemente il 14%", osserva l'esponente azzurro. 
Nessun commento ufficiale a Pescara dal comitato elettorale di Luciano D'Amico. Tutti in silenzio, nessuna voglia, al momento, di rilasciare dichiarazioni ufficiali rispetto allo scrutinio in atto, che al momento (55 sezioni scrutinate su 1.634 dati Eligendo), vede in netto vantaggio il governatore uscente Marco Marsilio. Dal Pd interviene Stefania Pezzopane, ex senatrice e consigliera comunale del Pd a l'Aquila che pare mettere le mani avanti: "comunque sia il centrosinistra è ripartito. E' importante quello che abbiamo fatto, può essere un messaggio che mandiamo all'Italia". Dato definitivo è quello dell'affluenza alle urne che è in lieve calo. Il dato definitivo è del 52,2%, contro il 53,11% del 2019. Una flessione che nelle analisi a ridosso del voto avrebbe favorito proprio il centrodestra.  Alle 23 l'affluenza definitiva (1.634 sezioni su 1.634) è stata del 52,2%, secondo i dati del sistema Eligendo del Viminale. Un dato in lieve calo rispetto alla precedente tornata elettorale del 2019, quando aveva votato il 53,11% degli elettori. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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