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(Adnkronos) – La Turchia è pronta ad ospitare colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Istanbul. "Siamo pronti ad ospitare un vertice al quale sia presente anche la Russia", ha dichiarato il presidente. Ankara – ha aggiunto Erdogan – è pronta a mediare per "mettere fine alla guerra con una pace equa sulla base di negoziati".  "Non vediamo come si possa invitare gente che bloccherà, distruggerà e ucciderà ogni cosa", ha replicato Zelensky citando i piani di Kiev per un possibile summit in Svizzera, inizialmente senza una presenza russa. I russi possono essere chiamati dopo che "i paesi civilizzati del mondo avranno preparato un piano dettagliato", ha aggiunto. Zelensky ha intanto firmato con Erdogan una serie di accordi commerciali e di difesa nel quadro della sua visita in Turchia. "Il dialogo tra Ucraina e Turchia è sempre sincero e fruttuoso. Oggi abbiamo raggiunto accordi su progetti congiunti di difesa tanto a livello di governi quanto di imprese", ha dichiarato Zelensky sui social, parlando di intese che puntano a "razionalizzare il commercio ed eliminare le barriere per le imprese". "Sono anche stati firmati vari documenti importanti a livello di Ministeri della Difesa", ha aggiunto.   "Sono grato al presidente turco Erdogan per i suoi sforzi volti a liberare i nostri cittadini dalla prigionia russa. Grazie alla mediazione della Turchia abbiamo ottenuto risultati umanitari significativi. Ora contiamo su ulteriori sforzi", ha scritto su X il presidente ucraino "Oggi ho presentato un elenco dei nostri cittadini ucraini, compresi i tatari di Crimea, che sono stati repressi dalla Russia nei territori occupati dell'Ucraina e sono detenuti nelle prigioni e nei campi russi in condizioni estremamente dure e disumane", ha aggiunto. "Dobbiamo liberarli tutti, sia combattenti sia civili, coloro che sono stati catturati mentre difendevano il loro popolo e coloro che subiscono la repressione russa semplicemente per quello che sono: ucraini, tatari di Crimea, tutti", ha proseguito. "Come Nariman Dzhelyal, Lenie Umerova, Server Mustafayev e tutte le altre persone detenute illegalmente. Ogni persona merita di vivere una vita dignitosa nella propria casa e in pace". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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