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Gli organizzatori sperano di poter riproporre la manifestazione nel 2025. La replica dell’amministrazione comunale
Sonic Park Matera, gemello dell’omonimo festival di Stupinigi (Torino), è un progetto di altissimo respiro culturale e turistico, immaginato e realizzato da Ac Phoenix e Fondazione Reverse con competenza e capacità di progettazione. Un festival musicale creato da realtà private che ha scelto di portare grande musica italiana e internazionale in un luogo pubblico e bellissimo, come la Cava del Sole “David Sassoli” di Matera: uno spazio di forte identità culturale e patrimonio Unesco proprio come la Palazzina di Caccia che ospita la manifestazione torinese.
La prima edizione del festival è stata un successo condiviso, un “miracolo” atteso e costruito grazie a un lavoro meticoloso che ha coniugato un cartellone molto interessante e un luogo con un potenziale altissimo e ha portato a Matera oltre 35.000 spettatori, giovani e giovanissimi in arrivo anche da altre Regioni d’Italia.
Il 2023 è stato un anno difficile: l’ambizione di portare al Festival artisti ancora più importanti, star internazionali e beniamini del panorama italiano, si è scontrata con complessità amministrative e burocratiche che hanno rallentato i tempi della comunicazione e in qualche caso messo in dubbio la riuscita stessa della manifestazione. Incertezze e difficoltà che – prime fra i fattori di rischio insieme al proliferare di iniziative minori – hanno garantito di replicare le 35.000 presenze della prima edizione, ma non hanno segnato una crescita.
Nonostante tutto, dalla fine della scorsa edizione ci si è mossi per portare a Matera, anche nel 2024, i migliori fra i talenti della musica italiana e internazionale, eppure le condizioni non sono cambiate. Le incertezze sulla disponibilità della location e sull’appoggio politico e istituzionale alla manifestazione sono state determinanti nell’impedire di programmare con l’anticipo necessario la presenza di grandi ospiti stranieri.
Ac Phoenix e Fondazione Reverse, per l’edizione 2024, devono con dispiacere mettere per quest’estate il festival in modalità “stand by” perché a oggi non sembrano esserci le garanzie per poterlo realizzare: Sonic Park Matera ha bisogno di mesi di anticipo sulla programmazione e rischiano di essere troppe le tappe non percorse in modo adeguato e con le certezze dovute.
Nella convinzione, però, di aver investito energie ed economie uniche per portare qualità, sostanza e un progetto che, per la prima volta, ha messo Matera al centro della musica italiana ed europea e nella speranza che questo sia un arrivederci al 2025.