(Adnkronos) – "L'arte è da buttare. Non c'è più libertà di espressione". Così il rapper Salmo si sfoga in un video su Instagram, scagliandosi contro le piattaforme di streaming e i social: le prime colpevoli di pagare poco gli artisti e i secondi di introdurre forti limitazioni per quanto riguarda le pubblicazioni e la promozione dei brani. "Già la musica è quasi completamente gratis perché dovete sapere che le piattaforme di streaming non ci pagano un cazzo. Non ci danno niente, pochissimo", afferma il rapper sardo che aggiunge: "Però, non posso neanche postare su internet per fare un po' di pubblicità alle canzoni che ho fatto, che abbiamo fatto, per più di 29 secondi. Non si sa il perché, ma se tu lo posti per 30 secondi ti buttano giù la canzone. Ma la canzone l'ho fatta io. Neanche se ti mettono in whitelist, ma non più di 29 secondi", si sfoga Salmo. E non solo: "devi stare attento a quello che dici nelle canzoni, alle foto che posti, ai video che fai, altrimenti te lo bloccano. L'arte allora, ragazzi, è da buttare. Non c'è più libera espressione", afferma Salmo che in un'altra storia su Instagram aggiunge: "e non è finita: se avete notato non si può neanche dire che cosa succede in Palestina, perché altrimenti Zuckerberg blocca tutto. Stiamo vivendo un periodo veramente assurdo e nessuno dice e fa niente". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità.
Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori.
In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.