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Un cittadino barese, con l’aiuto Confconsumatori, ottiene il rimborso di 14.500 grazie all’intervento dell’Arbitro Bancario Finanziario. Questa somma era stata sottratta attraverso due bonifici fraudolenti, perpetrati mediante una truffa che combina le tecniche di “Sms spoofing” e “Vishing”, ormai diffuse e conosciute. Il cittadino barese era caduto vittima della nota truffa dell’”SMS spoofing” seguito dal “Vishing”. Inizialmente, ha ricevuto un SMS falso, apparentemente proveniente dal canale ufficiale dell’Intermediario, che lo avvisava di un accesso anomalo al suo home banking. Pochi minuti dopo, è stato contattato telefonicamente da un sedicente operatore dell’Istituto (Vishing), il quale, approfittando della confusione e della preoccupazione della vittima, ha ottenuto l’accesso al conto, bloccato temporaneamente per consentire la compilazione di un modulo di verifica presso gli uffici. Incoraggiato dal truffatore, il correntista si è recato in filiale, dove, con la complicità inconsapevole degli operatori, ha sbloccato l’accesso online al conto, permettendo al truffatore di completare l’azione criminosa. Tutto ciò è avvenuto nel giro di due giorni. Grazie agli avvocati di Confconsumatori, Nuccia Lisi e Filomena Panzarino, il consumatore ha presentato ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario, ottenendo il pieno riconoscimento del suo diritto al rimborso dell’intera somma sottratta. Il Collegio di Bari ha accolto il ricorso, evidenziando il difetto probatorio nel processo di autorizzazione delle operazioni online dell’Intermediario, l’obbligo di diligenza professionale per quest’ultimo e l’importanza di attivare meccanismi di monitoraggio per prevenire e bloccare transazioni fraudolente prima dell’autorizzazione finale del prestatore di servizi di pagamento. Per Confconsumatori, non è il primo risultato positivo ottenuto. In passato vi è stata un’altra pronuncia emessa dal medesimo Collegio di Bari a favore di una consumatrice residente a Bitonto in provincia di Bari, che ha garantito il rimborso di €773,88 da parte di Postepay spa. Tutto è bene quello che finisce bene. Resta il dato di fatto che in queste circostanze l’attenzione non è mai troppa.
Oreste Roberto Lanza