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(Adnkronos) – Sofia Goggia mostra la sua cicatrice a poco più di due settimane dall'infortunio seguito da un'operazione a tibia e malleolo che ha chiuso in anticipo la sua stagione. E scrive su Instagram: "Se questo è il piano che Dio ha riservato per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo'. Questa frase, che già utilizzai prima di Pechino, non è mia ma di Elena Fanchini: la pronunciò durante un’intervista con la sua autentica genuinità – che tanto mi manca!- quando venne a sapere della ricaduta del tumore". "Mi sono ispirata a Lei, l’ho fatta 'mia' ed è ciò che mi sono detta quando mi stavano trasportando a Milano in elicottero, con la ferma consapevolezza che quella sgradevolissima sensazione che avevo avuto in pista, quando ancora non mi ero fermata dalla caduta, era veritiera – scrive la 31enne bergamasca, campionessa olimpica di discesa nel 2018 – la mia tibia era rotta e frantumata. Mio papà mi ha scritto per messaggio che 'questo mio dolore non sarà invano' ma, anche se poi il tempo mi dirà che lui aveva ragione, attualmente stento a crederci". "Non è un osso che si rompe e non è la fatica, seppur pesantissima, del settimo, complicato, intervento chirurgico in carriera -prosegue Goggia – Ciò che fa male, davvero male, è quella lacerazione che sento dentro al petto, strappo che solo io posso avvertire radicato nel mio profondo, figlio del fatto di essere per l’ennesima volta a tu per tu con me stessa in una situazione del genere nonostante gli sforzi, l’impegno e le scelte lavorative affinché la possibilità che questo tipo di avvenimenti potesse accadere, si riducesse drasticamente.… è l’impossibilità di riuscire solamente, che poi per me è tutto, a vivere normalmente la mia passione sugli sci, passione per cui ho lavorato e per cui lavoro assiduamente da una vita intera. Fa malissimo. Ma bisogna trovare la forza e andare avanti. La Elly aveva ragione: per quanto dura sia accettare questa situazione, non posso fare altrimenti; il senso forse arriverà poi. È 'solo' una prova in più: difficilissima, tosta, ma una in più".
"E caro papà.. anche se nel mio cuore mi sembra di essere ferma distesa su quella pista a Ponte temendo il momento in cui dovrò incrociare gli occhi del mio allenatore, skiman e preparatore per dirgli che anche quest’anno il Sogno si è interrotto, ti prometto che ce la metterò tutta per far sì che questo dolore terribile non sarà invano. Lo prometto a mio padre. E lo prometto a tutti voi", conclude. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)