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(Adnkronos) – Un'infermiera di 37 anni incinta all'ottavo mese è morta dopo essersi sentita male in casa. Il suo bimbo è stato salvato ma ora è ricoverato in prognosi riservata. Il fatto è avvenuto domenica 18 febbraio a Pistoia. "Un evento gravissimo, doloroso e improvviso", lo definisce in una nota dell'Ausl Toscana Centro. Tutte le strutture operative, territoriali e ospedaliere, sono state allertate e si sono prodigate per salvare la vita alla giovane paziente e al suo bambino. Nonostante gli interventi in emergenza e urgenza – ricostruisce l'Ausl – la giovane è deceduta" all'ospedale San Jacopo "e il suo piccolo è ricoverato in prognosi riservata al Meyer". L'azienda e i sanitari dell'ospedale San Jacopo, prosegue l'Ausl, "esprimono sentito cordoglio e vicinanza ai familiari per il decesso avvenuto nella giornata di ieri". Per la giovane mamma, informa l'Azienda Usl Toscana Centro, "sarà disposto il riscontro diagnostico per risalire alle cause del decesso". Si chiamava Laura Porta e faceva l'infermiera. "Aveva lavorato per lo Studio Auxilium Stp nel carcere della Dogaia, con passione e professionalità. Al momento era in maternità, essendo all'ottavo mese di gravidanza, ed era in graduatoria nel concorso pubblico per l'assunzione come infermiera da parte del Ssn", si legge in una nota dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Firenze e Pistoia. "In questo momento drammatico – dice David Nucci, presidente dell'Ordine interprovinciale – voglio aggiungere anche un ricordo personale. Laura era stata una mia studentessa: era una collega con una grande motivazione e con un entusiasmo contagioso. Anche dopo la laurea continuava ad aver voglia di studiare, approfondire, crescere professionalmente. La sua morte improvvisa, in un momento di grande felicità come quello che stava vivendo per la maternità, ci lascia senza parole. Ci stringiamo ai suoi familiari, al compagno e al loro bimbo che sta lottando per sopravvivere". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)