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Cinquantesima edizione del Festival della Valle d’Itria, pronti, via. Da qualche giorno sono disponibili i biglietti per un evento che celebra mezzo secolo di storia e eccellenza culturale per Martina Franca ma anche per l’intera regione Puglia. Un appuntamento storico che si svolgerà dal 17 luglio al 6 agosto che ricorderà un percorso storico-musicale che ha visto il passaggio, all’interno di Palazzo Ducale, di grandi musicisti e la rappresentazione di opere uniche e di grande eccellenza nel panorama nazionale ed internazionale. Un appuntamento diventato un evento come eccellenza della cultura italiana nel mondo. Da qualche giorno comincia a delinearsi il percorso di iniziative con le varie opere che verranno inserite nel ricco cartellone musicale. Tre le opere di epoche e stili differenti saranno protagoniste in questa edizione del festival: La Norma di Vincenzo Bellini, nella versione originale del 1831, con la direzione di Fabio Luisi e la regia di Nicola Raab; Aladino e la lampada magica di Nino Rota, fiaba lirica del 1968, diretta da Francesco Lanzilotta e con la regia di Rita Cosentino e, infine, Ariodante di Georg Friedrich Händel, in occasione del 550° anniversario della nascita di Ludovico Ariosto, con l’ensemble Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli e la regia di Torsten Fischer.Non solo opera: il festival si arricchisce di concerti di musica da camera, musica sacra, barocca, sinfonica e jazz. La bellezza della musica posta in una cornice suggestiva
barocca della Valle d’Itria con le sue location uniche. L’apertura del Festival, mercoledì 17 luglio (repliche 21, 28 luglio e 2 agosto) come è ormai prassi, cortile storico del Palazzo Ducale con una nuova produzione della Norma di Vincenzo Bellini, diretta da Fabio Luisi, uno dei direttori musicali più autorevoli a livello internazionale. La produzione vedrà i ruoli principali interpretati dai soprani Jacquelyn Wagner (Norma) e Valentina Farcas (Adalgisa), dal tenore Airam Hernandez e dal basso Simon Lim. Il 27 luglio (repliche 30 luglio, 1 e 4 agosto) a Palazzo Ducale sarà la volta dell’allestimento di Aladino e la lampada magica di Nino Rota, con la direzione di Francesco Lanzilotta e la regia di Rita Cosentino. Infine, il 22 luglio (repliche 25 e 29 luglio) al Teatro Verdi sarà presentato l’Ariodante di Georg Friedrich Händel, con protagonista l’ensemble Modo Antiquo diretto dal suo fondatore Federico Maria Sardelli. Da non perdere l’appuntamento del 3 agosto con l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari che eseguirà Nona Sinfonia di Beethoven in commemorazione dei 200 anni dalla sua composizione. La direzione sarà affidata al maestro Riccardo Frizza. Un Festival nato su iniziativa di un gruppo di appassionati musicofili capeggiati da Alessandro Caroli, primo presidente con il determinante supporto di Franco Punzi, allora Sindaco di Martina Franca, e di Paolo Grassi, all’epoca sovrintendente del Teatro alla Scala e presidente Rai dal 1977 al 1980. Senza Franco Punzi, senza Paolo Grassi, senza Alessandro Caroli un cinquantesimo di memoria, di grandi ricordi dove si continuerà a porre sempre più l’attenzione sul repertorio belcantistico e sul teatro musicale barocco. Il timone è in mano ad un giovane Presidente della fondazione Paolo Grassi: Michele Punzi. “Quest’anno celebriamo la 50esima edizione di una manifestazione che ha fortemente caratterizzato lo sviluppo culturale e sociale di un intero territorio, contribuendo in maniera determinate alla creazione di quel brend Valle d’Itria che oggi è fortemente attrattivo. Sarà l’occasione per ricordare soprattutto tutti coloro che hanno contribuito a creare questa storia. Penso ad Alessandro Caroli, Paolo Grassi e soprattutto al nostro compianto presidente Franco Punzi la cui eredità è la luce di un faro vero composta da coraggio, serietà e attenzione. Un appuntamento anche per guardare al futuro e per progettare nuove albe più radiose e di grande innovazione e prospettiva”. Queste le parole del Presidente Michele Punzi ricche di soddisfazione ma consapevoli della grande responsabilità del percorso ancora da fare. Arte e bellezza, Martina Franca continua ad esserne proprietaria e protagonista.
Oreste Roberto Lanza