Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – “Oggi metterò in evidenza come il nostro sistema virtuoso democratico in realtà stia perdendo buona parte delle sue virtù a causa di una serie di condizionamenti che si riescono a capire solo se si ha un atteggiamento olistico di visione dall'alto e interdisciplinare. Oggi, invece, siamo indotti a utilizzare la realtà in modo molto settoriale e specialistico, ma se si vuole capire come si svolge e come viene gestito davvero il mondo, è necessario assumere un altro tipo di atteggiamento di visione”. Lo ha detto Marcello Foa, giornalista e conduttore su Rai Radio 1 della trasmissione "Giù la Maschera", a margine dell’evento intitolato “Famiglia ed Educazione, Capitalismo e Mercificazione” organizzato da Pro Vita & Famiglia onlus e da Persona&Persone, svoltosi presso la Sala Rossi Monti della Biblioteca Carducci a Città di Castello, Perugia.  “In tale contesto, i media svolgono un ruolo molto importante e, purtroppo, da tempo svolgo una funzione critica nei confronti del mondo dei media – sottolinea Foa – in quanto anziché sviluppare una propria visione autonoma e indipendente, quale è stato nei momenti migliori nella storia del giornalismo italiano e mondiale, tendono a diventare sempre più strumentali e non ci si accorge di quando siano strumentalizzati anche da altre forze, per fini che invece non dovrebbero mai riguardare il giornalismo. Il mio messaggio è questo: dobbiamo fare tutto ciò che è necessario affinché la democrazia, il giornalismo e le garanzie costituzionali siano reali e non sempre più ipotetiche o strumentali, come invece è accaduto negli ultimi anni – spiega Foa – In questo momento è in gioco la qualità di un sistema irrinunciabile, che ha permesso anche un innalzamento della qualità di vita senza precedenti nella storia dell'umanità”.  “Questa, secondo me, è una bellissima iniziativa. Dobbiamo riscoprire il valore e l'opportunità di confrontarci al di là di schemi ideologici, che per certi versi non hanno più senso, oppure nell'ambito di un mainstream che a destra e sinistra tende a essere sempre più stretto, per cui a volte il dibattito è su posizioni marginali, non raggiungendo mai il cuore della questione. Io, però, da autentico democratico, sono favorevole al confronto con chiunque abbia sensibilità, talvolta coincidenti, talvolta non coincidenti, rispetto alla mia, ma che sono tutte originali e interessanti perché la democrazia è questo. Il dibattito intellettuale deve essere questo – conclude Foa – La mia impressione è che negli ultimi anni si sia perso il desiderio e la voglia di confrontarsi e talvolta anche di arrabbiarsi, per poi scadere su posizioni che sono sempre più estreme e faziose, che alla fine fanno scadere il dibattito in una lite continua, in cui si parla del futile e si trascura la sostanza”.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.