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Una esperienza folle e bellissima. Da multivitaminico costante. Tra viaggi della speranza in auto, tappe quotidiane da Imperia a Sanremo, insieme alla mia famiglia tra nuove conoscenze e amicizie, programmi, dirette, interviste, incursioni, movimento perenne, Coca Cola a litri, pizze portafoglio a fiumi, nottatone, voto in giuria, palpebre che si chiudono, prove cover, foto ai cantanti, discussioni, progetti, idee, finire due volte in diretta nazionale Rai e su molti giornali nazionali per le mie domande, fare ridere Amadeus, Fiorello, Renga e Nek, Angelina Mango e Annalisa, consolidare il mio progetto LSD Magazine, intervistare Pinuccio, Savino Zaba, Francesca Alotta e Gianni Santorsola arrivato a Sanremo con il suo carico di entusiamo. E tanto tanto altro. In un movimento perenne e incontrollato da tarantolato come sono stato simpaticamente definito dai colleghi della sala stampa Lucio Dalla (credo effettivamente mi rispecchi, visto che ora ero qui ma ora era anche là) sostituendo il mio vecchio soprannome “Il Papà” ai tempi dell’università.
Ringrazio tutti i colleghi nuovi e vecchi e tutti voi che con un like, un commento, un consiglio, una critica e l’attenzione costante mi avete supportato e sopportato. Spero di essere stato appassionato e professionale e di avervi fatto innamorare ancora più di quella roboante ma stupenda centrifuga che risponde al nome di Festival di Sanremo. Ora si torna alla vita di tutti i giorni, ma il 2025 è già stato puntato nen sapendo che se sono tornati i Jalisse tutto è davvero possibile. E chissà l’anno prossimo magari si farà anche altro …..
Complimenti!