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Si divide su più fronti, dal teatro alla presentazione della sua ultima fatica letteraria, impegno questo che lo ha portato a Molfetta presso la libreria Il Ghigno. Stiamo partendo di Marco Bonini attore e autore che, in veste di scrittore ha presentato il suo secondo libro “L’arte dell’esperienza” edito dalla nave di Teseo Domenica 11 Febbraio. L’ attore è stato il protagonista dell’ appuntamento letterario domenicale alla Libreria Il Ghigno a Molfetta.
Il libro “L’arte dell’esperienza” è una riflessione necessaria sulla funzione pubblica dell’attore, ossia sull’importanza della rappresentazione dell’esperienza umana.
” Gli attori sono operai delle emozioni; i loro strumenti, i loro mattoni, sono i sentimenti umani e l’alfabetizzazione emotiva – imparare a conoscere, riconoscere e gestire le nostre emozioni e quelle altrui – è il primo passo per recitare bene, ma anche per risolvere gravi urgenze sociali come bullismo, discriminazioni, violenza di genere e razzismo.”
Marco Bonini autore e attore di cinema, teatro e televisione, vanta oltre 80 presenze tra piccolo e grande schermo.
Dopo aver ancora conquistato milioni di fan con il film “Lasciarsi un giorno a Roma” (di cui è anche sceneggiatore insieme a Edoardo Leo) e nella fiction Rai “Cuori”ora è impegnato in teatro.
Al Teatro Piccinni sta portando infatti in scena lo spettacolo “Perfetti Sconosciuti”, di Paolo Genovese, adattamento dell’omonimo film, campione di incassi nel 2016.
Perfetti sconosciuti è uno spettacolo di Paolo Genovese con: Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina e Valeria Solarino.
Paolo Genovese firma la sua prima regia teatrale portando in scena l’adattamento di Perfetti sconosciuti”, una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “perfetti sconosciuti”.
Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta.
Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim.
Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare un gioco della verità mettendo i propri cellulari sul tavolo, condividendo messaggi e telefonate.
Metteranno così a conoscenza l’un l’altro i
propri segreti più profondi…
Per tornare alla presentazione del libro, l’ autore ha sottolineato il ruolo e la funzione sociale dell’ attore che era stata sottovalutata durante la pandemia quando era stata considerata una professione non necessaria.
Un libro ricco di riflessioni ed interrogativi, che mette in luce la voglia che ognuno di noi ha di esprimersi, comunicare, identificarsi, urgenze queste emerse proprio quando i teatri sono stati chiusi e gli italiani cantavano l’Inno nazionale al balcone per identificarsi in una nazione.
E ora ascoltiamo le sue parola.
Foto di Paola Copertino (riproduzione riservata)
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