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(Adnkronos) – A Sanremo 2024, durante, i giorni del festival (da oggi fino a sabato), arriva 'Civico il Tre', l'iniziatia de Il Tre, nome d'arte di Guido Senia, classe 1997, in gara al Festival di Sanremo con il brano 'Fragili'. Il rapper romano, in collaborazione con Progetto Itaca porta in piazza Bresca a Sanremo un posto unico e un punto di incontro dedicato al tema delle fragilità che vedrà una serie di incontri e attività ricreative pensati sia per gli ospiti che per il pubblico interessato. 'Civico Il Tre', spiega Guido da sempre sensibile al tema, "è un punto di incontro dove giornalmente sarò affiancato da professionisti per parlare di problemi come la salute mentale e più in generale delle fragilità che affliggono ognuno di noi. Ognuno di noi ha dei demoni, tormenti interiori da affrontare. Lo scopo di questa iniziativa dunque, è parlare". Quanto alle proprie fragilità, Il Tre spiega: "Personalmente per tanti anni mi sono chiuso in me stesso anche con la paura di parlare. Poi, piano piano, grazie alla scrittura sono riuscito ad esternare certe paure. Ho pensato che molti ragazzi si sentono come me e quindi a loro voglio dire che anch'io ho avuto dei problemi e non sono un supereroe. Anch'io ho delle paure e questo spero possa aiutare ai ragazzi a sentirsi meno soli". E proprio il brano in gara, scritto dal rap stesso, è dedicato alle “fragilità di ognuno di noi” e racconta il coraggio della paura, gli amici di sempre, il credere nei propri sogni e la forza della famiglia che l’ha salvato anche dai momenti bui. "Siamo tutti umani e mostrare le nostre fragilità è un punto di forza per crescere e per diventare più consapevoli di noi stessi", racconta Guido. I momenti di confronto, i panel, le interviste con la partecipazione anche de Il Tre saranno strutturati in collaborazione con Progetto Itaca, una Fondazione che si impegna nella promozione di programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della Salute Mentale e alle loro famiglie. Questo progetto prende vita grazie al forte desiderio dell'artista di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema delle fragilità, creando un ambiente favorevole allo scambio, l'incontro e la riflessione. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.