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(Adnkronos) – “È una giornata importante, che ci ricorda gli orrori e le conseguenze che tutti i conflitti hanno sui civili, sulle vittime innocenti. Non si può pensare per fazioni o per bande quando si guarda ai civili”. Sono le parole di Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, in occasione dell’evento che anticipa la giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, dove l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, che rappresenta e tutela in Italia le vittime civili di guerra e le loro famiglie, ha deciso di rilanciare insieme all’Anci la campagna “Stop alle bombe sui civili” per chiedere con forza che le Convenzioni, i Trattati e le Dichiarazioni internazionali che già esistono per la protezione dei civili vengano estesi, attuati e rispettati.  “È ovvio che, con un Atlante delle Guerre, presentato in questa sala, così diffuso, purtroppo, probabilmente mai come in questo momento, sono tanti i conflitti nel mondo, inclusi quelli asimmetrici – sottolinea Rocca – che sono poi quelli più pericolosi perché non c'è uno Stato responsabile, ma più Stati che finanziano gruppi armati e questa è una cosa che vediamo molto spesso nei Paesi africani e, quindi, è un dovere creare maggiore consapevolezza per fermare l'orrore dei conflitti e fare in modo che vi sia continenza e proporzionalità, se proprio non si possono fermare i conflitti”.  Durante l’evento, infatti, è stata presentata la dodicesima edizione dell’Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo, diretto da Raffaele Crocco, di cui l’Anvcg è partner attraverso “L’Osservatorio”, il proprio centro di ricerca internazionale sulle vittime civili dei conflitti. La dodicesima edizione dell’Atlante è ricca di dati, approfondimenti sulle 31 guerre attualmente in corso nel mondo e descrive i nuovi equilibri mondiali nel pieno delle crisi in Ucraina e in Medioriente e nel mezzo di un cambiamento forte nell’Africa sub sahariana. “Tuttavia, cos’è proporzionale davanti alla vita di un essere umano? Questa è una riflessione. Sono contento che ci fossero tanti giovani per poter affidare a loro un' elaborazione e fare in modo che da tutto ne esca una società migliore”, conclude Rocca. Per celebrare la Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo, la sera del 1° febbraio, centinaia di Comuni italiani (sono già oggi oltre 120) illumineranno di blu le facciate di Municipi, palazzi o monumenti simbolo esponendo lo striscione “Stop alle bombe sui civili”. La stessa sera, ad illuminarsi di blu, saranno anche Palazzo Chigi, la Farnesina, il Viminale, i principali Ministeri, insieme a Palazzo Madama e Montecitorio e molte Regioni. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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