Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – Una dacia grande come il principato di Monaco, con missili schierati per difesa. E' la residenza 'segreta' di Vladimir Putin, svelata da un video diffuso da Dossier Center, che ha come mission il monitoraggio della rete creata attorno al Cremlino nel sistema di potere che fa capo al presidente. Le immagini mostrano la proprietà in Carelia, nel nord della Russia, a una trentina di chilometri dal confine con la Finlandia. Sulle sponde del lago Ladoga, nell'oblast di San Pietroburgo, il presidente russo si recherebbe almeno una volta all'anno, dopo la abituale visita al monastero di Valaam, uno dei principali luoghi religiosi del paese. L'area è all'interno del parco nazionale della Russia: la superficie di 4 km quadrati, che comprende anche una ricca porzione di foresta, è circondata da recinzioni e filo spinato, con un imponente apparato di sicurezza attivo 24 ore su 24. All'interno, oltre ad una residenza centrale, c'è tutto quello che serve per il relax del leader del Cremlino: dalla sauna al ristorante, fino al molo (ovviamente privato). Tra gli optional, una batteria di missili Pantsir-S1 per scoraggiare ospiti indesiderati o intrusi.  La realizzazione del progetto, a quanto pare finanziato da alcuni oligarchi con il coinvolgimento in particolare di Roman Abramovich, ha richiesto quasi 10 anni. E' noto, afferma Dossier Center, che i lavori sono iniziati nel 2016 ma fino ad oggi secondo l'organizzazione non erano mai circolate immagini. Il video mostra l'unità centrale della proprietà. Nella dacia, spicca anche una cascata 'privata' di 4 metri: in teoria, visto che è situata all'interno del parco nazionale, dovrebbe essere accessibile a tutti. In realtà, è riservata a Putin, che può accomodarsi con i suoi ospiti all'interno di un lussuoso gazebo.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.