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Risultato importante, quello ottenuto in tema di cooperazione in Basilicata. È stata raggiunta una intesa sul contratto della Cooperazione sociale, che interessa 4.000 lavoratori. L’accordo, che sarà posto al vaglio dei lavoratori e degli organi di rappresentanza dei soggetti firmatari, prevede aumenti economici: l’introduzione dell’istituto della quattordicesima e l’impegno forte per tariffe adeguate da parte delle istituzioni. Molta la soddisfazione da parte di Michele Plati, presidente Federsolidarietà Confcooperative Basilicata.“Ora sta a noi creare le condizioni perché questa essenzialità abbia il giusto riconoscimento economico da tutte le stazioni appaltanti, comuni e Regioni, adeguando le tariffe di riferimento degli appalti in vigore al nuovo Contratto Collettivo Nazionale. Su questo la Federazione avvierà tutti gli istituti previsti dal contratto per una mobilitazione comune nell’interesse dei lavoratori”. Nello specifico l’accordo prevede: la previsione di un aumento di 120 Euro mensili al livello C1, da riparametrare per gli altri livelli contrattuali, dal gennaio 2025 l’introduzione della quattordicesima mensilità al 50% e l’innalzamento dell’importo per la sanità integrativa che raggiunge i 120 € annui. Nell’ottica, poi, della valorizzazione delle socie e delle lavoratrici, viene estesa al 100 per cento l’integrazione economica della maternità. Un ulteriore elemento che qualifica, anche sul piano valoriale, l’intesa. Un accordo rilevante perché inserisce nuovi profili professionali in modo da rendere sempre più aderente alle reali attività svolte dai soci il dettato contrattuale. Un accordo che concretizza un impegno comune tra sindacati e cooperative per appalti e tariffe adeguati, la lotta alle false imprese e al dumping salariale creando un nuovo osservatorio sugli appalti e sulla definizione di una possibile gradualità più aderente alle realtà aziendali e al mancato riconoscimento degli aumenti contrattuali.
Oreste Roberto Lanza