Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – "Difendere l'agricoltura nel nostro Paese significa difendere il made in Italy e anche le nostre tradizioni secolari. Esperienze come l'accordo di filiera fra Coldiretti e Philip Morris devono essere prese da esempio virtuoso per proseguire in una dialettica costruttiva col mondo agricolo. Chiaramente il sostegno per la transizione energetica ecologica dovrà venire principalmente dall'Ue ma ogni partnership, pubblica o privata, volta a sostenere le nostre filiere non deve essere contrastata anzi deve essere sostenuta". Così Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, in un videomessaggio inviato in occasione dell'evento 'La transizione ecologica-energetica nel settore agroalimentare: strumenti, best practices, politiche a supporto', realizzato a Roma da Nomisma, in collaborazione con Philip Morris Italia.  "Proteggere l'ambiente e rendere climaticamente neutrali le nostre attività sono obiettivi giusti ma è chiaro che questi obiettivi non possono essere raggiunti senza un sostegno – ha proseguito – . Non è giusto pensare che il settore agricolo possa farsi carico da solo di questa transizione e per questo dobbiamo comprendere le proteste che in questi giorni stanno investendo tutto il territorio della nostra Unione e farci carico delle richieste che arrivano dagli agricoltori, rivedendo i nostri piani e mettendo a disposizione degli agricoltori il sostegno finanziario necessario perché possano applicare il nuovo Green deal senza mettere a rischio le loro attività", ha aggiunto. "Il nostro ruolo dunque dovrà essere quello di rispondere con proposte di sostegno per il settore e di non condannare prima di capire le ragioni delle proteste. Dall'agricoltura dipende la nostra esistenza e allora diamole tutto il supporto necessario anche grazie alle nuove tecnologie e alla scienza per continuare a garantirci la sicurezza alimentare e al contempo proteggere il nostro ambiente", ha concluso. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.