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In scena in questi giorni al Teatrotem di Bari uno dei musical più famosi e longevi al mondo, “Cats”.
Trasposto in italiano, così da rendere facilmente intellegibili i dialoghi, ambientato in Italia, tra grandi monumenti romani, seppur attualizzato in alcuni testi, il musical resta uno spaccato di umanità/”gattità”.
Lo spettatore viene circondato dai gatti che sono felini ed umani, contemporaneamente.
Bravissimi tutti: il corpo di ballo, i musicisti i cantanti.
I gatti fanno le fusa, saltano, mangiano, amano, imbrogliano, spaventano, fanno magie: i gatti siamo noi!
La narrazione è della tipologia umana, ogni gatto ha le sue caratteristiche e, come per gli umani, il sogno è quello dell’eternità.
La forma principe di eternità possibile è quella dell’arte: non a caso, il gatto filosofo, l’unico capace di donare l’eternità, sceglie Grizabella, un tempo affascinante gattina, mirabile cantante di Memory, rimasta sola e in miseria.
La luna brillante domina la scena con pezzi del Colosseo e di Largo di Torre Argentina.
Nel silenzio arrivano i gatti che raccontano sé stessi e si rispecchiano nel pubblico. Gambe e braccia che diventano zampe, mani graffianti come fossero artigli, facce dalle movenze feline, un trucco scenico studiato per alterare i tratti del viso e renderli felini. I movimenti sono ora rigidi e scattanti ora fluidi, morbidi, sinuosi e raffinati. Le linee del corpo lunghe che rappresentano l’eleganza felina.
Tutto è Gatto: le movenze, i tratti del viso, la gestualità, i costumi. Nulla è lasciato al caso. La scenografia è parte integrante della storia, ed il cast la adopera per realizzare funambolismi ed acrobazie e al tempo stesso nasconde i personaggi che si succedono sul palco.
Danzatori, acrobati, cantanti e attori dominano il palcoscenico con baldanzosa fermezza, ordine ed equilibrio riuscendo a far apparire uno spettacolo corale, assolutamente fluido e naturale.
Si alternano sul palco da soli, od in piccoli gruppi: tutti sono multitasking, hanno più talenti, canto, ballo, recitazione.
Il corpo di ballo esegue movimenti coordinati seppure in un apparente disordine e confusione.
Cambiano i toni della narrazione e le reazioni dei gatti e del pubblico.
La protagonista femminile di “Cats”è Grisabella. Grisabella ha alle spalle una vita che non viene raccontata, ma si tratta di una gatta che ha avuto una bella vita, fatta di notorietà e riconoscimenti, caduta in disgrazia.
“Memory” più volte cantata nel corso dello spettacolo, è Cats. Una canzone eterna come lo spettacolo delle vite umane che ci vengono mirabilmente rappresentate in questo Musical.
Rossana Rignani