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(Adnkronos) – Xavi, allenatore del Barcellona, lascerà la panchina del club catalano alla fine della stagione. Dopo Juergen Klopp, che tra pochi mesi andrà via dal Liverpool, un altro allenatore top preannuncia l'addio. Come il manager tedesco, anche Xavi fa riferimento tra le motivazioni alla carenza di energie fisiche e mentali per un incarico logorante. "Dal 30 giugno non sarò più l'allenatore del Barcellona", annuncia il tecnico dopo la sconfitta casalinga per 5-3 contro il Villarreal. Il Barcellona, campione di Spagna un anno fa, è a 10 punti dal Real Madrid, capolista nella Liga. "Il club ha bisogno di un cambio di direzione. Da uomo del Barcellona -dice l'ex calciatore- penso che la soluzione migliore sia andar via. Darò il massimo in questi mesi, possiamo ancora fare una buona stagione. Credo che questa decisione contribuirà a rendere il clima più sereno, ritengo che il mio progetto debba chiudersi il 30 giugno. Ho preso da tempo questa decisione e ora mi sono tolto un peso. Io voglio essere una soluzione per il Barcellona, una risorsa. E penso che la cosa migliore sia andar via il 30 giugno, come concordato con il presidente". Ci sono anche motivazioni personali alla base della decisione. "Quando sei allenatore del Barcellona, ti mancano di rispetto. C'è uno spreco enorme di energie mentali, di salute. Le forze stanno diminuendo, al punto da pensare che non abbia senso andare avanti. Ho deciso da tanto tempo. E' capitato ad altri allenatori, a tutti quelli che sono passati al Barcellona. Qui è impossibile che ci sia un Ferguson", dice ripensando a Sir Alex, manager del Manchester United per oltre un quarto di secolo. "Questo incarico, poi, mi impedisce di stare con la mia famiglia. Non posso essere così egoista: mi riposerò e starò con i miei figli". —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)