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(Adnkronos) – E' di almeno cinque morti e decine di feriti il bilancio delle vittime di attacchi missilistici russi che hanno colpito la capitale ucraina Kiev e la città di Kharkiv, nel nordest dell'Ucraina. Lo riferisce la Bbc, che cita fonti delle autorità ucraine.  A Kharkiv alle prime ore di oggi sono finiti nel mirino edifici residenziali e il bilancio parla di almeno tre morti e 35 feriti. Tra le vittime ci sono due donne di 40 e 56 anni. Secondo il sindaco della città, è stata distrutta una sezione di un blocco di appartamenti e i soccorritori sono al lavoro, alla ricerca di superstiti intrappolati tra le macerie.  A Kiev le autorità hanno denunciato l'uccisione di una donna e il ferimento di altre persone nell'incendio di un edificio. Un altro palazzo risulta danneggiato. Secondo la giornalista della Bbc, Sarah Rainsford, Kiev è stata nel mirino di attacchi aerei per più di due ore e mezza e non era mai accaduto dallo scorso 2 gennaio. Le Forze Armate ucraine hanno confermato di aver abbattuto 21 dei 41 missili lanciati dai russi. Inoltre almeno una persona è morta nella città di Pavlohrad, nella regione di Dnipro. Mosca sarà pronta ad ascoltare chiunque sia interessato a fermare l'uso dell'Ucraina come strumento di guerra contro la Russia. Lo ha detto intanto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista alla Cbs. "Siamo pronti ad ascoltare chiunque sia sinceramente interessato alla giustizia – ha spiegato – compresa quella nelle relazioni tra Russia e Ucraina, il che implicherebbe, ovviamente, la fine della politica occidentale di utilizzo dell'Ucraina come strumento di guerra contro la Russia". Lavrov ha smentito che Mosca sarebbe contraria ai negoziati: "La Russia ha sempre sottolineato che sarebbe pronta a discutere qualsiasi proposta seria che includa la considerazione della situazione sul campo, e il raggiungimento di una soluzione che garantisca gli interessi nazionali legittimi della Russia e del popolo ucraino".  Nell'intervista, il ministro degli Esteri russo ha ricordato che Mosca aveva messo in guardia i suoi partner occidentali già dal 2007 o 2008, quando l’espansione della Nato stava andando troppo oltre, nonostante tutte le promesse fatte dalla Nato all’ex presidente russo Boris Eltsin e al presidente sovietico Mikhail Gorbaciov. Invece, si sono avute "cinque ondate di espansione e poi la Nato all'ultimo momento, alla fine del 2021, si è trovata proprio ai confini della Federazione Russa. L'Occidente si è completamente screditato". La Russia ha accusato ieri le forze ucraine per il bombardamento contro un mercato nella città di Donetsk, dell'est nell'Ucraina ma sotto il controllo delle forze russe. A fornire il primo bilancio è stato il leader dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, che su Telegram ha denunciato il "bombardamento terribile" costato la vita a 27 persone. Secondo il sindaco della città Alexei Kulemzin, voluto dalle autorità russe, è finito nel mirino il quartiere di Tekstilshchik. Per Pushilin l'attacco ha colpito la zona del mercato, "quando era più affollato". Mosca ha poi condannato "il barbaro atto di terrorismo" compiuto a Donetsk, con un bombardamento compiuto "dalle forze ucraine contro la popolazione civile". In una nota, il ministero degli Esteri russo denuncia "il desiderio sfrenato dell'Occidente di infliggere una 'sconfitta strategica' alla Russia per mano dei burattini ucraini, che è pronto a sostenere insensatamente e senza limiti e che sta spingendo il regime di Kiev a passi sempre più sconsiderati, compresi atti di terrorismo, massicce violazioni del diritti umanitario internazionale e crimini di guerra". Nella stessa nota, il ministero degli Esteri afferma che "gli attacchi terroristici di Kiev indicano la sua mancanza di volontà politica per la pace e la soluzione del conflitto attraverso mezzi diplomatici". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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