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“Scrittori senza quiete. Da Pasolini a Saviano”. Curzio Malaparte, Sandro Penna, Pier Paolo Pasolini, Oriana Fallaci e Roberto Saviano, cinque grandi autori della letteratura italiana; scrittori inquieti che verranno raccontati venerdì 26 gennaio nella Sala polifunzionale della fondazione Santi Medici di Bitonto. Il libro di Gianpaolo Altamura, ricercatore in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Bari, dove insegna materie letterarie e dello spettacolo ed è tra i docenti del Master in Giornalismo Uniba, vuole raccontare idee e particolarità di scrittori senza quiete. Non si allude qui tanto a una condizione dello spirito, quanto alla difficoltà a restare “in quiete”, a sentirsi, cioè, a proprio agio nei canoni, nelle convenzioni, nelle consuetudini del proprio tempo. In un tempo liquido, senza senso, pigro, lento dove il bel pensare è caduto nel pieno dell’oblio e dove la bellezza di una visione è pienamente emarginata tra l’orgoglio e illusione di idee vacue, con l’allusione a contenuti inutili, noiosi e inespressivi, le pagine di Altamura rappresentano un risvegliare la mente e l’animo verso orizzonti essenziali di un tempo nuovo. Ecco che l’inquietudine non è una brutta parola ma il desiderio vero di rintracciare primariamente, nel loro spirito anarchico, nella loro eccentricità rispetto alla norma e nella loro attitudine autonoma, il tempo corretto uscendo fuori dal letargo della noia. A dialogare con l’autore del saggio, Marino Pagano, saggista, e Valentino Losito, scrittore. La serata è organizzata dall’Università dell’Anziano di Bitonto. Inizio ore 17.
Oreste Roberto Lanza