Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – Israele propone di costruire un'isola artificiale al largo di Gaza. E' l'idea che il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha illustrato nel corso del suo intervento al Consiglio Ue. Una proposta questa, secondo fonti al 'Guardian', che ha suscitato sgomento e sconcerto, da parte dei ministri degli Esteri dell'Ue. "I ministri hanno ignorato l'idea e sono andati avanti con la riunione. Nessuno si è impegnato", sottolinea una fonte al quotidiano britannico. Katz, nel 2017, aveva presentato per la prima volta un piano per un'isola al largo di Gaza quando era ministro dei Trasporti. Katz "ci ha mostrato due video che non avevano nulla a che vedere con quello di cui stavamo discutendo. Abbiamo avuto il piacere di vedere due video, molto interessanti: uno su un progetto di isola artificiale, che dovrebbe servire come porto, mi è parso di capire. L'altro su alcuni progetti di costruzione di una linea ferroviaria che collegherà il Medio Oriente con l'India", dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles. "Anche questo – continua – ci è sembrato molto interessante, ma credo che il ministro avrebbe potuto sfruttare meglio il suo tempo, preoccupandosi della sicurezza del suo Paese e dell'elevato numero di morti a Gaza", conclude. Non è chiaro se Katz abbia effettivamente suggerito ai ministri che l'isola artificiale potrebbe anche ospitare civili palestinesi. Una fonte diplomatica europea spiega che il ministro "ha mostrato un video, ma non ha suggerito che servisse ad ospitare palestinesi", bensì che avrebbe funzionato come "porto" e per ospitare un "impianto di desalinizzazione" dell'acqua marina.  Il ministero degli Esteri nega categoricamente quanto riferito da 'The Guardian' secondo cui Katz avrebbe sollevato l'idea di ospitare temporaneamente gli abitanti di Gaza su un'isola artificiale nel Mediterraneo. "Non ha mai detto una cosa del genere, e non c'è un piano del genere", ha detto il ministero degli Esteri al 'Times of Israel'. Katz ha presentato ai ministri un piano per costruire un porto per Gaza su un'isola artificiale al fine di controllare le merci in arrivo, un progetto che ha spinto per anni.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.