Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – Cori razzisti a Udine contro Mike Maignan, portiere del Milan, e per alcuni minuti il match tra l'Udinese e i rossoneri viene sospeso. L'estremo difensore francese è stato oggetto di cori razzisti nella parte finale del primo tempo alla Bluenergy Arena. Con il Milan avanti 1-0 per il gol di Loftus Cheek, Maignan ha reagito lasciando il terreno di gioco, seguito da tutti i compagni al 36'. L'arbitro Maresca ha sospeso il match per alcuni minuti. Alla ripresa del gioco, l'Udinese ha pareggiato con Samardzic. Il Milan alla fine ha vinto 3-2. "E' successo qualcosa che non deve succedere negli stadi. Ho sentito versi di scimmia. Non è la prima volta che succede. Siamo usciti dal campo per far capire all'arbitro e al pubblico quello che succedeva", ha detto Maignan a Dazn dopo la partita. "Non volevo più giocare ma non volevo lasciare i miei compagni", ha aggiunto. "Ho sentito il sostegno di tutti. Siamo qui per giocare a calcio, per dare tutto ai nostri tifosi e fare spettacolo. Ero arrabbiato e abbiamo deciso di andare negli spogliatoi. Poi abbiamo parlato e abbiamo deciso di tornare in campo. La risposta giusta è stata vincere questa partita". "Sono dispiaciuto tantissimo per lui che è stato colpito in prima persona. E' una persona così rispettosa, corretta. Sono molto fiero di allenare un ragazzo come Mike Maignan. Sono situazioni che non devono più succedere ed è giusto che gli ignoranti restino a casa e non vengano più allo stadio", ha detto l'allenatore rossonero Stefano Pioli. "Non c'è assolutamente spazio nel nostro sport per il razzismo: siamo sconvolti. Siamo con te, Mike", il post de Milan su X. "Nel calcio non c'è posto per il razzismo", dice il presidente della Figc Gabriele Gravina. "Siamo solidali con Maignan e condanniamo duramente quanto accaduto a Udine. Bene ha fatto l’arbitro a sospendere la gara, non si deve giocare per forza quando accadono questi comportamenti vergognosi", aggiunge Gravina. Al portiere rossonero arriva anche il messaggio di solidarietà dei cugini dell'Inter: "Siamo fratelli del mondo, contro ogni forma di discriminazione. Al tuo fianco Mike Maignan".  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.