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Questa mattina, nella sala Comitato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), è stata presentata la conclusione della prima parte dell’opera di riqualificazione e di valorizzazione delle strutture di stoccaggio presenti in porto, i silos, realizzata dall’artista australiano Guido van Helten. Insieme all’artista, erano presenti il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) Ugo Patroni Griffi, il direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione Luca Scandale, il sindaco di Bari Antonio Decaro, l’assessore al Marketing territoriale e Turismo Ines Pierucci e il Direttore Marittimo della Puglia e della Basilicata jonica, Contrammiraglio Vincenzo Leone.
A margine della conferenza, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha voluto incontrare Ugo Patroni Griffi e Guido van Helten per esprimere il proprio apprezzamento nei confronti dell’imponente progetto di riqualificazione dell’area portuale.
L’iniziativa, fortemente voluta dall’Ente portuale e da Pugliapromozione e supportata dal Comune di Bari, rientra nell’ambito di un Accordo di collaborazione stipulato tra AdSPMAM e l’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione con l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione, promozione e comunicazione del territorio e del suo patrimonio materiale e immateriale, attraverso un’opera artistica di rigenerazione urbana che sarà espressione dei valori legati all’identità regionale e alla memoria collettiva. Valori intesi come elementi costitutivi del brand Puglia.
L’opera, una volta completata, racconterà la storia millenaria di Bari, attraverso immagini suggestive e rappresentative dei tratti salienti che caratterizzano la città; regalando al territorio un capolavoro visivo senza precedenti.
“L’imponente opera d’arte realizzata da Guido van Helten, che oggi scopriamo nella sua prima parte, è il risultato di una ricerca espressiva sulla storia e l’identità di Bari e dell’Adriatico. Una storia millenaria – ha commentato il presidente Michele Emiliano – fatta di transiti, contaminazioni e di incessante ricerca dell’altro, come è nella vocazione delle città che si affacciano sul mare. La straordinarietà dell’arte pubblica di van Helten sta nella capacità di connettere, con un realismo poetico, tempi e luoghi della storia e del mondo. Da un lato, infatti, la street art di van Helten è l’ultimo approdo della più antica forma espressiva dell’umanità, che è la pittura murale primitiva. Dall’altro lato, i lavori di questo artista collegano nazioni e città lontanissime: dal Messico all’Islanda, dall’Australia alla Grecia, fino alla Polinesia, passando per la Sicilia, per Chernobyl e Teheran. In questo mosaico globale, da oggi, trova il suo posto anche la Puglia. Bari ha fatto breccia nella sensibilità di van Helten, che ci ha restituito un’opera d’arte che non mancherà di affascinare e far riflettere cittadini, turisti e visitatori.”
“L’ambiziosa dimensione e la peculiarità distintiva dell’opera – ha dichiarato Ugo Patroni Griffi contribuiranno notevolmente a consolidare l’attrattività turistica della città, rendendo il porto non solo un crocevia commerciale, ma anche un luogo d’incontro culturale imperdibile. Per far sì che si realizzasse, non abbiamo lesinato sforzi ed energie. Lavorando in porto, ogni giorno la vediamo crescere e arricchirsi di dettagli in grado di catturare l’anima autentica della città. Oggi, a conclusione della prima parte, possiamo toccare con mano come il murales, una volta completato, non solo sarà un tributo visivo alla storia e alla cultura di Bari, ma anche un catalizzatore di nuove energie, e, sono assolutamente certo, contribuirà a rendere la città un polo di attrazione turistico e artistico di portata internazionale”.
“Questo intervento artistico sui grandi silos del porto di Bari, che testimonia l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per la crescita del nostro territorio, costituisce una tappa significativa del processo di apertura del porto alla città che stiamo portando avanti da qualche anno d’intesa con l’Autorità di Sistema portuale – ha evidenziato Antonio Decaro – Avere la possibilità di ammirare un’opera di Guido van Helten che racconta, attraverso i volti delle persone, la nostra stessa identità, fondata sui valori nicolaiani dell’accoglienza e della convivenza pacifica, è per noi motivo di orgoglio, oltre che un meraviglioso benvenuto per chi arriva dal mare. Una volta completato, questo bellissimo murales, frutto di un lungo percorso di conoscenza e di partecipazione, rappresenterà una porta d’accesso ideale alla storia e alla cultura della nostra città. Ringrazio Pugliapromozione e la squadra dell’Autorità di Sistema portuale per aver scelto di realizzare un intervento artistico così prestigioso che arricchisce di una nuova pagina la storia nuova di Bari, città di cultura e di arte protesa verso il mare”.
L’arte urbana sui silos portuali si configura come un catalizzatore di trasformazione territoriale, in grado di innescare un effetto positivo sull’economia locale e di amplificare l’appeal della regione. La sinergia tra espressione artistica e infrastrutture portuali non solo ridefinisce l’aspetto visivo delle aree coinvolte, ma incarna un nuovo paradigma di sviluppo urbano, in cui la fusione tra creatività e innovazione si intreccia con la funzionalità e la praticità dell’ambiente circostante.
L’opera, una volta completata definitivamente, rappresenterà la conclusione di un lungo e articolato percorso di interazione che l’artista aveva intrapreso con la comunità e con il territorio, percorso finalizzato a comprendere e assimilare gli elementi più distintivi e intimi della città, in particolare della città vecchia, ossia quella più strettamente legata al porto.
Van Helten si era immerso in prima persona nel territorio, per conoscere e studiare le persone che lo caratterizzano, non solo a Bari ma anche a Durazzo (Albania). Per completare la ricerca, l’artista dopo aver compiuto un viaggio a Myra, in Turchia, nel maggio scorso, aveva sperimentato e fotografato la festa di San Nicola.