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Prevista per il 24 dicembre prossimo, il nuovo film dell’attore Jerry Cala è stato anticipato ad oggi, 19 dicembre, su tutte le principali piattaforme: CGtv, Prime Video, Apple Tv, iTunes, Google Play. Settimo impegno cinematografico come regista dell’attore comico e cabarettista siciliano all’anagrafe Calogero Alessandro Augusto Calà. Un film diverso dal solito con molta ironia al seguito che vede nel cast presenti tutti gli amici di una vita, da quelli del famoso gruppo dei Gatti di Vicolo Miracolo, a Massimo Boldi, Mara Venier, anche attori di rilievo nel panorama nazionale attuale come Gianfranco Gallo, Maurizio Casagrande, Nando Paone.

Un improbabile banda di novelli criminali decide di rapire Jerry Calà con lo scopo di chiedere un lauto riscatto e dare una svolta alle proprie vite. Sarà il suo caro amico Massimo Boldi a trovare la soluzione per risolvere il triste episodio. Come si dice: tutto è bene quel che finisce bene”. Un film diverso dal solito, con un’azione rapida, momenti di grande risate ma alla fine con uno spicchio di morale sull’amicizia. I suoi settantadue anni portati con molta disinvoltura stimolano alcune domande. In viaggio su un treno la domanda sorge spontanea.

È passato dallo spettacolo al cinema. Ha lavorato con importanti registi: Vanzina, Marco Risi da ricordare il film del 1982 “Vado a vivere da solo”. Qual è stato il regista che le ha insegnato a stare dietro la macchina. Un indizio per farle capire che un giorno sarebbe potuto accadere di stare dietro la macchina?

È stato il grande regista Marco Fedeli. Lo osservavo sempre con grande attenzione e da lui ho capito che la grandezza di un regista è la semplicità. Questo fatto mi ha aperto la mente portandomi dietro la macchina da presa”.

Settimo film da regista. Un film in cui ha riportato con sé anche i suoi amici storici i Gatti di Vicolo Miracolo, quelli che lo hanno accompagno in tutti questi anni di attività. C’è anche Mara Venier. Insomma un film per chiudere una grande carriera oppure per aprire un ciclo diverso?

Le carriere non si chiudono mai. Poi tengo a ricordare la presenza di bravissimi attori napoletani che sono Casagrande, Paone. I miei amici hanno fatto soltanto delle amichevoli partecipazioni video e telefoniche a cui i rapinatori per primi si rivolgono per chiedere il riscatto. Senza svelare niente: chi sa se questi sedicenti amici saranno disposti a farlo. Una commedia molto divertente”.

Chi ha rapito Jerry Calà

Nel film alla fine c’è il suo amico Massimo Boldi che si dichiara disponibile a pagare il riscatto. Una circostanza che si è ripetuta anche nella sua vita reale? Ad un certo punto della sua vita artistica qualcuno lo ha aiutato a rimettersi in gioco?

Non ci sono stati mai casi similari. Non ho mai chiesto aiuti a nessuno e poi nel nostro ambiente è sempre difficile che qualcuno ti possa aiutare. Ho fatto sempre tutto da solo”

Alla fine, c’è qualcosa che ancora vorrebbe fare da Regista, sul palcoscenico di un teatro o sul piccolo schermo da protagonista?

Sono tante le cose ancora che mi piacerebbe fare. Il mio piacere è fare il mio lavoro un po’ a trecentosessanta gradi; mi piace molto fare il regista ma anche l’attore. Con la mia nuova età, con il mio nuovo aspetto e la mia maturità, sarebbe bello recitare un ruolo interessante. Una fiction importante.

Le resta da raccontare ancora la sua Sicilia.

Mi hai dato una grande idea. Con questo mio nuovo film ho realizzato il sogno di girarlo a Napoli, citta che amo. Girare un film in Sicilia nella mia Catania è un’idea su cui lavorerò in futuro”.

Lasciamo che il treno lo porti a destinazione con le sue idee e ai suoi pensieri che presumiamo ne abbia tanti. Alcuni manifestateci nel nostro divertente incontro telefonico. Tra una risata, un pensiero serio e una conoscenza, che resterà almeno nel mio ricordo, ci siamo concessi l’opportunità di un incontro per un buon caffe in qualche parte della nostra Italia. Un uomo del Sud con sangue vivo col pensiero che un sorriso è importante anche quando sembra inutile. Jerry Calà è questo l’uomo del sorriso come felicità e complicità.

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.