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È fresco di stampa quello arrivato in libreria con la firma del martinese Angelo Lucarella, avvocato, saggista, editorialista, giurista, docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Tra gli esperti italiani invitati dal World Justice Project sostenuto dalla Commissione Europea. Il Titolo è preciso e netto: Spirito e Popolo edito da Palomar. Un pamphlet dove, in tredici capitoli, vengono raccolti analisi su questioni attuali a cui non si rinuncia a dare una traccia storica e un radicamento di pensiero facendosi aiutare da personaggi illustri e importanti come Papa Francesco, Aldo Moro, e addirittura don Lorenzo Milani. Uomini utili per approfondire esperienze cristiane per la politica e la pace. Un saggio che riesce ben a raccogliere i diversi scritti dell’autore che riguardano la fede e la politica ingredienti necessari per costruire quel respiro autentico che solo la pace riesce a generare. La politica come visione, programmazione, competenza, valori essenziali per ricostruire la normalità. Termine questo ormai insulso di liquidità nel pensiero e nell’azione. Normalità termine ormai scomparso dai vocabolari italiani, scaduto e poco richiesto dagli uomini di buona volontà. C’è una particolare attenzione all’Enciclica “Fratelli tutti”, le famose convergenze parallele morotee e il motto “I Care” di milaniana memoria; queste le poche gocce di cristianità che Angelo Lucarella richiama per giungere e spiegare il concetto di Eupolitica come l’autore dice: “Non appartiene al futuro, non è il presente e non nasce dal passato. Semplicemente trascende luoghi, persone e tempo”. “Il fine giusto è dedicarsi al prossimo.
E in questo secolo come vuole amare se non con la politica o con la scuola”. Questo semplice pensiero di don Milani è il punto di partenza dell’analisi di Lucarella che continua il suo percorso facendosi aiutare da quelle di Papa Francesco: “La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità”. In mezzo vive Aldo Moro che a suo tempo disse: Si tratta di vivere il tempo che ci è stato dato con le sue difficoltà”. Sono pagine necessarie da leggere e su cui riflettere attentamente con rigore intellettuale proprio a ragione di quello che Mario Castellana, professore di Filosofia della Scienza presso l’Università del Salento, sottolinea nella prefazione : “In un momento in cui si stanno riaffacciando minacciosi scenari che si pensavano ormai appartenere al nostro passato come i venti di guerra, si sente la necessità di interrogarci su tale stato di cose e di prendere in debita considerazione il fatto che ancora come intera umanità non abbiamo fatto tesoro dei continui e tragici errori del passato”. Leggere fa bene perché ci aiuta a ritrovare quella giusta consapevolezza di pensiero ingrediente necessario per alzare l’asticella del senso critico, strumento questo fondamentale per meglio capire e per andare nella giusta direzione senza continue distrazione. Un libro contenitori di tanti messaggi dimenticati e da ripristinare e condividere attraverso lo studio e la ricerca. Ma c’è ancora di più nel libro di Lucarella.