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E’ stato un concerto delicato, struggente e malinconico, come la lontananza e l’ emigrare dalla propria terra di origine verso altre destinazioni.
” Canzoni argentine” è stato io primo appuntamento della rassegna ” Prospettive musicali” approntata dall’ Orchestra della Magna Grecia. Ad introdurre la serata, è stato il direttore artistico Luigi Facchini, che ha presentato i prossimi appuntamenti del ricco e vario cartellone È stata infatti una scelta ben ponderata quella di toccare i diversi generi musicali, offrendo al pubblico prospettive diverse.
Protagonista della serata il tenore argentino José Cura in concerto con l’Orchestra della Magna Grecia, che ha scelto ancora una volta la Chiesa di San Pio X come sede dei suoi concerti. Don Vincenzo Di Palo, parroco delle chiesa sta apportando una serie di migliorie per insonorizzarla e rendere più comodo l’ ascolto del concerto grazie a cusini e schienali imbottiti.
Ecco come il maestro racconta questo appuntamento:
“…canzoni intellettualmente raffinate, dolci o aspre, tristi o umoristiche, talvolta malinconiche ma sempre toccanti. Eccomi qua, quindi, armato delle canzoni di Guastavino, ma anche di brani di Hilda Herrera, María Elena Walsh, Alberto Ginastera e di me stesso —amorevolmente sostenuto dalla duttilissima Orchestra della Magna Grecia—, a portarvi questo programma, per la prima volta in Italia.” (José Cura).
Il direttore Cura ha intrattenuto i presenti con una piacevolissima guida all’ ascolto, raccontando storie, leggende e aneddoti a cui erano legate le canzoni.Ha parlato di emigrazione, di dialetto, dello stretto rapporto fra Italia e Argentina, ma soprattutto ha incantato con la sua voce calda e potente.
A conclusione di un lunghissimo applauso José Cura e l’ orchestra hanno concesso il bis dopo i saluti e i ringraziamenti del maestro Piero Romano, felicissimo di questa nuova stagione musicale molfettese.
Prima dell’ inizio del concerto abbiamo fatto quattro chiacchiere con il tenore, persona di grande cultura e disponibilità.
Un bellissimo concerto con un cantante lirico e narratore straordinario supportato da una talentuosa orchestra
Grazie dell’ attenzione sempre puntuale e gentile che ci rivolge il direttore Michele Traversa e la simpaticissima corrispondente Paola Copertino.