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Debutto con sold out per “ Relazioni Complicate”, la commedia messa in atto sabato e domenica scorsi al Piccolo Teatro di Bari “Eugenio d’Attoma”.
Un grande orgoglio per la Compagnia OMA (Officina Metropolitana delle Arti), ma soprattutto una grande soddisfazione per gli attori, visto il lungo applauso del pubblico allietato e divertito dalla frizzante commedia.
Un evento di qualità, degno, d’altra parte, della rassegna che il Piccolo Teatro ha in programma per questa stagione.
OMA – Compagnia nata circa 10 anni fa -ha precisato la Presidente Mariella Pappalepore, durante la breve chiacchierata fatta con noi di Lsd Magazine, prima che la commedia avesse inizio.
–Come nasce l’idea di mettere su una compagnia teatrale di dilettanti?-
Sicuramente la condivisione di una comune passione per il teatro e le arti.
Ciò ha dato luogo ad una Associazione prima e ad una compagnia teatrale poi, compagnia che oggi conta circa 30 persone tutte con un obiettivo comune, l’obiettivo sociale.
–Di che obiettivo si tratta?
Obiettivo di solidarietà per il quale spesso la compagnia ha portato in scena rappresentazioni finalizzate a raccolta fondi per iniziative meritevoli, come quella in favore dell’Associazione Bottega del Sorriso che si occupa di promuovere la ricerca sui tumori rari.
–Qual e il vostro genere teatrale preferito?
Realizziamo soprattutto commedie ma ci piace anche sperimentare nuovi linguaggi.
Filumena Marturano è un altro nostro lavoro che andrà in scena il 15 dicembre in replica. La diciassettesima replica, altra rappresentazione debutterà il primo dicembre.
Sabato sera la compagnia ha debuttato con Relazioni Complicate ispirato ad un filone di commedie francesi con il testo scritto e riadattato da Gaetano Napoli, regista della commedia, con l’ausilio dell’aiuto regia, Didi Morea.
E finalmente quando il sipario si apre (musica e luci a cura di Vincenzo Barbieri), sulle note della colonna sonora La Declaration della cantante francese, France Gall,) “Relazioni Complicate” ha inizio .
Una rilassante cena in famiglia, attorno ad un tavolo in una casa di campagna, dove tre fratelli Gianni (Roberto Loiacono), Dario (Paolo Trerotoli) e Giorgio (Gianfranco Baldassarre) sono riuniti con le rispettive mogli Titti (Mina Marconi), Angela (Antonella Marotta), Sabrina (Mara Dentamaro) per festeggiare la nuova abitazione di Giorgio.
Rilassante serata, ma non più di tanto, visto che sin dall’inizio i protagonisti mogli e mariti si rimbrottano e rinfacciano le marachelle familiari. E di qui una serie di dialoghi frizzanti che danno luogo ad una commedia dal tono leggero e farsesco. E intorno alla tavola elegantemente addobbata fra un bicchiere di whisky e l’altro, tra un polpettone e una torta di mele vengono a galla tutte le piccole invidie e gelosie fra i parenti, rendendo manifesta la fatica con cui fingono di sopportarsi. Ma ad interrompere la tranquillità della serata, una invitata inaspettata che crea scompiglio e tensione fino ad un epilogo a sorpresa, un’avvenente fanciulla “dal fuoco eterno, che se non fa quella cosa una volta al giorno va in depressione”, Zaira (Francesca Balducci), e ahimè, i tre fratelli “conoscono” molto bene, e uno di loro molto più approfonditamente.
Ne segue un clima teso fra i mariti e le mogli, fra i cognati e le cognate che si lasciano andare a sfoghi di insoddisfazione e di critiche gli uni verso le altre, e tuttavia con le loro battute umoristiche continuano a far ridere il pubblico.
E finalmente quando Zaira va via, e con lei anche le mogli offese, i fratelli si rilassano commentando “ogni tanto una piccola crisi ci vuole”. Una commedia consigliabile e da non perdere nei prossimi tour dove sarà proposta ad alcune rassegne nei teatri di provincia.
Foto di Marcella Squeo (riproduzione riservata)
il bello di questi articoli è l’atmosfera che ti avvolge mentre li leggi che far sembrare di essere li seduti a vedere la commedia. grazie
Eh già..sempre più complicate le relazioni e Marcella Squeo le descrive bene !
Vista. Commedia brillante per nulla noiosa ed articolo ben fatto
Cara Marcella hai centrato l’obiettivo! Sicuramente è uno spettacolo assolutamente da vedere, leggero ma profondo, uno specchio sulla ns.contemporaneità così complessa e complicata e sulle relazioni di coppia sfilacciate ed in bilico.
Complimenti al progetto OMA ed ai suoi ideatori ed artisti dilettanti (non certamente allo sbaraglio!).
L’Officina Metropolitana delle Arti debutta con Relazioni Complicate ed subito un successo. Articolo su LSD Magazione.
Avrei voluto partecipare ma…..ahimè non mi è stato possibile. Spero che ci sia una replica visto l’interesse che ha suscitato “Relazioni Complicate”visto che tratta dei temi molto diffusi nella nostra società!Grazie Marcella Squeo e grazie LSD.
Non ho visto la commedia ma l’articolo mi ha suscitato la curiosità di vederla.
Brava Marcella come sempre!
A quanto pare la commedia è stata un successo. Lsd sempre presente a eventi belli. Brava Marcella, leggere i tuoi articoli è come assistere alla commedia.
Bell’articolo, sembra quasi di averla vista la commedia. Complimenti!
complimenti ai dettagli dell’articolo, che hanno messo in scena attraverso le parole, la commedia oltre che ad avere come oggetto un tema ricorrente nella nostra società.
Mi ritrovo sempre curiosa a leggere i tuoi articoli, cara Marcella, in questa interessante e variegata testata. Grazie.
Non conosco la compagnia ma solo un elemento di essa. Ed ho avuto modo di apprezzarla in un’altra compagnia. E’ un momento dove si assiste al dilagare direi quasi di compagnie teatrali di dilettanti, la qual cosa è indice fortemente positivo di persone che vogliono mettersi in gioco e misurarsi con sé stesse.
Diciamocelo, per ottenere un sold out al Piccolo Teatro non bisogna fare sforzi sovrumani ma, in un momento come questo in cui anche un laboratorio come il Cinema Esedra appare destinato alla cessione della struttura vale la pena essere presenti e sostenere strutture e persone. Ove queste ultime, fuori dal proprio orario di lavoro, o perché soffrono la solitudine o perché prendere qualche ora di distacco in più dal proprio compagno/compagna – a pensar male si fa peccato ma si azzecca sempre…disse MIO papà Andreotti – fa bene all’animo ed all’autostima, vogliono dare qualcosa di sé. Ed il naufragar sarebbe stupendo in questo mare!
Perdonate il mio essere prolisso ma è così…prendere o lasciare! 🙂