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Gola e altri pezzi brevi di Mattia Torre e Valerio Aprea, con le musiche originali di Giuliano Taviani e Carmelo Travia per Elastica distribuzione ha aperto il secondo intenso e ricco weekend per Trame Contemporanee 2023 di Malalingua teatro di Molfetta. Sempre alla Cittadella degli Artisti.

Non c’è che dire, è sempre colpa di un altro. Questo bellissimo paese a forma di spuntatura di maiale tutte colline e cattedrali che racchiude la sua forza in questa nostra coloratissima e molto fantasiosa fame atavica patita dalle nostre nonne ed i nostri nonni ai tempi della seconda grande guerra fa di questo leit motiv il suo secondo nome. È lo slogan che tutto sana, giustifica e dunque santifica.

Non c’è molto altro da aggiungere per questo esilarante collage di pezzi scritti da Mattia Torre dal 2003 in poi di cui Valeria Aprea è interpreta unico ed irripetibile.

Non c’è altro sul palcoscenico se non ciò che è strettamente necessario a fare spettacolo: un leggio, un microfono, un attore e dei testi. L’essenziale raccontato in modo eccezionale.

Gola e altri pezzi brevi gira il bel paese da un po’. Il nostro consiglio spassionato è andatelo a vedere. Dal vivo. È in tv. È on line. Ma dal vivo rimane e rimarrà sempre ancora più speciale. Sentirete una presenza altra. Alta. Oltre a quella visibile d occhio nudo.

Ed a fine spettacolo, dopo il secondo bis che racconta di un ciaetto di metà anni ’80 dalle finte aspirazioni ecologiche, di una mamma pittrice sognatrice e di un ragazzetto capace di pinnare tutto corso Francia in una fredda mattinata di febbraio c’è un applauso riservato. All’autore. Il ragazzetto del ciaetto.. Che troppo presto ha lasciato il suo posto apparentemente vuoto ma così tanto ricco di pensieri, scritti, riflessioni e suggestioni che insegnano al mondo la giusta ironia con la quale destreggiarsi nell’assurdità caotica dei nostri tempi.

Le foto sono di William Volpice (riproduzione riservata)

Fanny La Monica