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La voce potente e magnetica di Robert Plant si fonde perfettamente con la voce di Suzi Dian, creando armonie incantevoli che trasportano il pubblico in un viaggio attraverso emozioni e atmosfere uniche. La combinazione del talento e della passione della voce dei Led Zeppelin e di Dian è semplicemente magica che unita alla bravura di grandi musicisti quali Oli Jefferson alle percussioni, Tony Kelsey al mandolino, baritono e chitarre acustiche e Matt Worley al banjo, chitarre acustiche e baritono, cuatro rendono la serata perfetta, che difficilmente si riuscirà a dimenticare per coloro che hanno avuto la fortuna di poterli vedere dal vivo (anche perché Robert Plant è la prima volta che si esibisce in Puglia, a Bari).
La band ben rodata negli anni si è distinta per l’abilità nel creare una miscela affascinante di suoni tradizionali e contemporanei. Le chitarre acustiche, il banjo e il mandolino si fondono perfettamente con le percussioni, creando un accompagnamento musicale coinvolgente e avvolgente. Ogni strumento ha il suo momento di protagonismo, mostrando l’abilità e la maestria dei musicisti.
In continuità con l’esperienza dei Led Zeppelin, la cui complessa alchimia sonora andava anche oltre l’hard rock che li ha resi celebri, Robert Plant si conferma “il più grande cantante solista di tutti i tempi” come è stato più volte definito da pubblico e critica e qui a Bari è arrivato per la sesta edizione della Festa del Mare organizzata dalla Regione Puglia e Pugliapromozione in collaborazione con il Comune di Bari per la conclusione del Locus Festival 2023 degli instancabili ragazzi di Bass Culture che ha visto per questa estate pugliese un lungo e appassionante percorso costellato di successi numerici e qualitativi, con oltre 35.000 presenze in 12 serate e 30 spettacoli fra Trani, Fasano, Locorotondo e Bari.
Ma tornando al concerto che si è svolto sulla Rotonda di via Paolo Pinto nei pressi della Fiera del Levante ha visto portare sul palco da Robert Plant un repertorio che rappresenta una varietà di generi e stili musicali, mostrando la versatilità e la vasta gamma di influenze del cantante nel corso della sua carriera. Dai classici del folk britannico alle canzoni spiritual, agli intrecci del blues tradizionale, ogni brano viene eseguito con passione e grande intensità.
L’esperienza di Plant come membro dei Led Zeppelin si fa sentire anche prepotentemente in questo progetto, in particolare nella complessità e nella profondità delle composizioni. Le canzoni di Saving Grace sono ricche di sfumature e dettagli, offrendo al pubblico un’esperienza musicale coinvolgente e appagante.
La magia di Saving Grace si sprigiona pienamente durante l’esibizione dal vivo durata per un’ora e mezza. L’energia e l’intensità che Plant e Dian trasmettono sul palco sono contagiose, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza emozionale indimenticabile.
In definitiva, il progetto Saving Grace con Robert Plant featuring Suzi Dian è una prova del talento e dell’eclettismo di due artisti straordinari. Le loro esibizioni intime, ma potenti, regalano momenti di magia e emozione al pubblico, confermando ancora una volta la grandezza di Robert Plant come uno dei più grandi cantanti solisti di tutti i tempi.
L’estate volge al termine ma non I concerti di grandi band. Grazie LSD Magazine❗️
Bell’articolo