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L’Università di Bologna continua con la didattica a distanza dopo l’emergenza maltempo che ha coinvolto l’Emilia Romagna e le Marche. Si torna a parlare di Dad, dunque, un sistema che – ancora oggi dopo la pandemia – permette a moltissimi studenti e studentesse di formarsi beneficiando di una serie di vantaggi, a partire dal risparmio su affitti e spostamenti.

Gli atenei telematici, infatti, sono in crescita e permettono a migliaia di studenti di conciliare lezioni, esami e attività extra-didattiche, proprio com’è accaduto durante la pandemia da Covid 19.

Ateneo di Bologna in Dad durante e dopo l’emergenza maltempo

In seguito all’emergenza maltempo e alla chiusura di scuole, istituti e facoltà universitarie (comprese biblioteche e sale studio) tra il 16 e il 19 maggio 2023, l’Ateneo di Bologna ha deciso di riprendere le lezioni a distanza.

L’Università ha continuato su questa linea anche dopo l’allerta meteo, con una ripartizione delle ore per determinati corsi al 35% in Dad e il restante 65% in presenza. Per i docenti e tutte le università interessate dall’emergenza, il Governo ha previsto un fondo di solidarietà, di circa tre milioni e mezzo di euro.

Università: i punti di forza della formazione online

La didattica a distanza permette di evitare l’interruzione totale delle attività scolastiche e accademiche in casi di emergenza, ma questo non è l’unico vantaggio. Tra i più importanti vale la pena ricordare la possibilità di organizzarsi in modo libero rispetto alla modalità in presenza, specialmente per chi lavora o ha una famiglia.

I costi di eventuali affitti e spostamenti o viaggi, inoltre, sono abbattuti: per studiare occorre semplicemente un device connesso a internet. Lo stesso vale per i costi del materiale didattico, non previsti dal momento che il materiale è interamente in formato digitale.

Lo studente viene inoltre assistito continuamente dai tutor e dai docenti della facoltà scelta. Non è da sottovalutare nemmeno l’opportunità di iscriversi ai corsi durante tutto l’anno accademico. Nel caso in cui l’allievo volesse cambiare percorso strada facendo, infine, può richiedere la conversione dei crediti, parziale o totale, per le prove già sostenute.

In Italia sono diversi gli atenei telematici validi (e riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) a cui è possibile iscriversi: il sito Atenei Online aiuta a scegliere la migliore università telematica per le proprie esigenze, fornendo tutte le informazioni necessarie, consigli per la scelta e anche assistenza nel caso di dubbi.

Atenei telematici: un trend in ascesa

Negli ultimi anni gli studenti stanno preferendo le università online. Il boom si è verificato a partire dal 2021, dopo l’inizio dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha portato all’introduzione di concetti come lo smart working e la didattica a distanza.

Negli ultimi dieci anni l’aumento degli iscritti, infatti, è stato pari al 410.9% (180.107 matricole) per gli atenei telematici, mentre quelli delle facoltà in sede sono in netta diminuzione (circa 20.000 in meno tra il 2011 e il 2021).

Rispetto al periodo della loro comparsa, le università a distanza non attirano più soltanto fuori corso e lavoratori, ma anche ragazze e ragazzi appena diplomati. Segno che l’approccio agli studi accademici sta evolvendo in tutto il mondo, Italia compresa.

Redazione

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