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29 carrozze d’epoca, risultato di grande maestria costruttiva, approdate al Castello di Copertino, diventano occasione per mostrare al pubblico le attività work in progress di un nuovo allestimento.

L’intervento, in corso d’opera, aperto ai visitatori, per avvicinare il pubblico alla realtà della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, prevede che le carrozze e gli innumerevoli pezzi a corredo, tra cui abiti, timoni, finimenti, bilancini, selle, staffe, vengano studiati e recuperati da professionisti dei beni culturali, della Direzione Regionale Musei e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Lecce e Brindisi, nell’ottica di realizzare una Galleria dedicata, da inaugurare a inizio 2024, in una prospettiva di rete territoriale regionale.

La raccolta, formatasi tra Napoli e Trani a metà Novecento per volontà del sesto duca di Toritto, Vincenzo Telesio, colonnello di Cavalleria e grande appassionato di carrozze, rappresenta una testimonianza storico-sociale e, insieme, un viaggio nel tempo che scandisce il lento incedere dei passeggeri a cavallo. La maggior parte delle carrozze fu prodotta a Napoli tra il 1830 e il 1870 circa- soprattutto nella principale fabbrica d’epoca, quella di Raimondo Bottazzi, ma anche in quelle di Polito e dei fratelli Solano – e in minore misura acquistate da fabbriche di Bologna, Milano, Parigi e Londra.

Spinti dal desiderio di far conoscere questo patrimonio, da oltre trent’anni non fruibile, al pubblico, i proprietari hanno stipulato un accordo con la Direzione Generale Musei – Direzione Regionale Musei Puglia. La scelta della sede espositiva, ricaduta sul Castello di Copertino, attiene alla presenza di ampie gallerie al piano terra del maniero, in grado di ospitare la raccolta nella sua integrità e in un contesto di grande fascino.

L’operazione consente la possibilità da subito di visitare le carrozze, seppure, per il momento, sotto forma di cantiere aperto con un allestimento temporaneo.

Nel segno della più ampia cooperazione istituzionale, la futura Galleria, che sarà dotata anche di accattivanti installazioni immersive, sarà frutto di una collaborazione scientifica con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Lecce e Brindisi, guidata dall’arch. Francesca Riccio.

Inoltre, tenuto conto che la raccolta è stata protagonista dal 1956 al 1992 di un museo privato e,  dopo la chiusura al pubblico, conservata nei depositi del Palazzo ex Antonacci ora Telesio di Trani, la Direzione Regionale Musei ha concordato con il Comune di Trani di individuare, a valle degli interventi conservativi dei prossimi mesi, una carrozza-simbolo da esporre proprio a Trani, così da mantenere in città la sinossi di un affascinante racconto, rimandando con un adeguato apparato di comunicazione, alla narrazione più ampia allestita a Copertino.

«Questo nuovo allestimento, che prenderà forma nei prossimi mesi, mette in luce una tradizione legata al Regno di Napoli, – spiega il Direttore Generale Musei, Prof. Massimo Osanna – protrattasi anche dopo l’Unità d’Italia, e offre ai visitatori uno scorcio unico sulla vita della nobiltà dell’epoca. Tra le missioni fondamentali della Direzione Generale Musei c’è proprio quella di favorire il recupero alla fruizione pubblica del patrimonio culturale ‘invisibile’: rendere di nuovo fruibile, dopo oltre trent’anni, questi straordinari oggetti ci riempie pertanto di orgoglio. L’iniziativa – continua Osanna – costituisce inoltre un nuovo fondamentale tassello nel percorso di ampliamento dell’offerta culturale dei musei statali pugliesi, dopo l’apertura, nei mesi scorsi, della nuova sezione “Egnazia e il Mare” al Museo di Egnazia, dell’allestimento sulla collezione della Regina Margherita di Savoia al Castello di Trani, del “Grottone” di Palazzo Jatta a Ruvo e, da ultimo, del nuovo Museo Archeologico Nazionale “Matteo Sansone” a Mattinata».

«La Direzione Regionale Musei Puglia continua a dimostrare grande vitalità e dinamismo – aggiunge Luca Mercuri che all’inizio dell’anno ha dato avvio al progetto in qualità di Direttore Regionale Musei – Quando si fa rete sul territorio e si attivano sinergie tra pubblico e privato i risultati sono a beneficio di tutti».

«È una grande occasione per il Castello – conclude l’arch. Copani direttore del Castello di Copertino – che può così qualificarsi sempre di più come un attrattore in grado di intercettare, oltre al pubblico di prossimità, i consistenti flussi turistici del Salento, insieme agli altri monumenti di competenza della Direzione Regionale Musei Puglia nella città di Lecce: il teatro e l’anfiteatro romano e il Castello Carlo V. Colgo l’occasione per ringraziare il personale della Direzione Regionale Musei Puglia, nonché la Soprintendente Riccio e i colleghi della Soprintendenza per il fondamentale supporto».

Redazione

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