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Un ventennio di tour ha fatto guadagnare al collettivo neozelandese Fat Freddy’s Drop la reputazione di live act di altissimo livello.
Il concerto di ieri sera nella Masseria Ferragnano a Locorotondo, per il Locus Festival è stata un’esperienza indimenticabile. Sin dal loro primo spettacolo al Locus nel lontano 2005, il gruppo ha dimostrato di essere una live band di altissima qualità e di offrire un grande divertimento al pubblico.
Il concerto è stato aperto dall’esibizione del talento Louis Baker, una delle voci più significative e riconosciute del soul internazionale. La sua performance ha catturato l’attenzione del pubblico con la sua potente voce e la sua capacità di coinvolgere emotivamente gli spettatori.
Ma le vere star della serata erano loro, i Fat Freddy’s Drop, con il loro originale mix di reggae, dub, soul ed elettronica. La loro musica lascia spazio all’improvvisazione e alla libertà artistica, creando così un’atmosfera unica e coinvolgente. Il cantante Joe Dukie ha saputo tenere il pubblico incollato al palco con la sua presenza magnetica e la sua voce potente.
Un supercollettivo dub. Due fattori di novità per un progetto fatto di passatismo roots e avanguardia electro in parti quasi uguali. Queste le prime coordinate della famiglia capitanata da Dj Mu (anche noto con il moniker di Fitchie), nata quasi per caso da un pugno di singoli realizzati a partire dal 2001 e poi raccolti parzialmente nel debutto su lunga distanza, “Based On A True Story”.
Ciò che intercorre tra il primo abbozzo di progetto e la definitiva formazione del combo è, dapprima, il rafforzamento della sezione fiati, composta da tromba, trombone, sax alto e tenore (i cui strumentisti provengono da band già abbastanza note nel circuito come Ebb, Trinity Roots e Black Seeds), a fianco dei già presenti vocalist, chitarra e piano, e – fatto non secondario – la fondazione di una propria etichetta, la Drop.
La loro musica è un dispensatore di miscele accattivanti e talvolta inconsuete, da un’ottima varietà strumentale. Brani unici e originali trasformati dall’instancabile Mu nel suo versare tonnellate d’ironia visionaria,con una personalità ben forgiata e i brani acquistano qualcosa in termini di genuinità. Premiazioni dai Music Awards nazionali: band e album dell’anno, oltre al premio del pubblico. Le otto settimane di permanenza alla prima posizione nelle classifiche di vendita hanno polverizzato ogni record di indie-band.
Il culmine della serata è stata la performance della leggenda londinese Congo Natty, uno dei progenitori della jungle e della UK Bass. Accompagnato dalla cantante/mc Iron Dread, ha riportato sulla scena la sua energia e la sua passione per la musica che hanno letteralmente fatto esplodere la pista da ballo.
Il concerto di ieri sera è stata un’esperienza di grande qualità musicale e divertimento. Fat Freddy’s Drop, Louis Baker e Congo Natty hanno offerto al pubblico un’indimenticabile serata di musica e intrattenimento per le cinquemila anime arrivate da ogni parte del sud (con una corposa presenta di turisti). Non vediamo l’ora di poterli rivedere presto sul palco del Locus.
Foto di Michele Traversa (riproduzione riservata)
Con il Locus festival, a Locorotondo, LSD Magazine ci porta ai confini non solo del mondo ( i Fat Feddy’ Drop arrivano da New Zeland) ma anche dei caratteri musicali, dal soul al pop al jungle ❗️