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Si spengono le luci e il pubblico è pronto ad immergersi nel mondo di Mengoni ancora una volta: immagini in bianco e nero sugli schermi introducono lo show, passando dai ricordi più lontani a quelli da poco vissuti e ancora fortemente vivi di questo 2023 incredibile, fino ai momenti più intimi di Marco, ai dettagli di backstage pochi secondi prima inziare il suo concerto. Marco Mengoni è arrivato in pompa magna allo Stadio della Vittoria di Bari e la sua performance dal vivo è stato un evento entusiasmante e coinvolgente davvero per tutti i gusti. Lo stadio era completamente esaurito, confermando la grande popolarità e il successo dell’artista che ha incassanto un’ennesimo sold out a Bari con più di ventimila persone accorse solo per lui.
L’energia e la passione di Mengoni durante la sua esibizione è stata scontata sin dai primi attimi.
Marco Negli Stadi è un’esperienza da vivere, un momento di condivisione ed emozione che racconta i suoi 13 anni di carriera. Grazie alla sua unicità musicale e ai numerosi successi contenuti nei suoi vari progetti discografici, Marco ha portato sul palco il suo repertorio più amato, oltre ai brani più recenti contenuti nella trilogia Materia, certificata con quattro dischi di platino e da poco conclusasi con la pubblicazione dell’ultimo capitolo Materia (Prisma).
La scaletta del concerto ha visto ben 25 brani, di cui 10 tratte dal suo acclamato progetto “Materia” regalando poco più di un’ora e mezza di musica. Il pubblico pugliese intonava cori e dediche ad ogni canzone. Tuttavia, una tra le performance più attese della serata è stata sicuramente quella del brano “Due vite”, con il quale l’artista ha conquistato il primo posto al Festival di Sanremo e si è piazzato al quarto posto all’Eurovision Song Contest. È stata una vera e propria novità, poiché il brano non era mai stato cantato in versione live prima della manifestazione.
Il pubblico presente ha potuto apprezzare il talento di Marco Mengoni, che si è dimostrato in gran forma vocale e ha regalato emozioni uniche attraverso le sue interpretazioni. Dai suoi successi più conosciuti come “L’essenziale” e “Guerriero”, fino a brani più recenti come “Pazza musica” e “Buona vita”, ogni canzone è stata accolta con grande calore dai fans.
Sul palco con Marco Mengoni, che ha curato anche gli arrangiamenti di tutti i brani, un gruppo di straordinari musicisti con la direzione di Giovanni Pallotti (anche basso, synth e programmazione): Peter Cornacchia (chitarre), Massimo Colagiovanni (chitarre), Davide Sollazzi (batteria, batterie elettroniche), Benjamin Ventura (pianoforte, piani elettrici, synth), Leo Di Angilla (percussioni, ritmiche elettroniche), Adam Rust (organo, synth), Moris Pradella (backing vocalist, direzione cori, chitarra acustica), Yvonne Park (backing vocalist), Elisabetta Ferrari (backing vocalist), Nicole di Gioacchino (backing vocalist).

 L’idea è di amalgamare elementi tipici dello staging delle iconiche trasmissioni musicali televisive e radiofoniche degli anni ‘70 con le dimensioni degli stadi. Nasce, così, il cuore del palco centrale, una cavea con i suoi gradoni a semicerchio di varie altezze, su cui sono posizionati i musicisti, che rimangono protagonisti in tutti i momenti dello show; un abbraccio musicale con Marco al centro, che rimane sempre connesso alla sua band. Il lavoro sviluppato con i Black Skull, celebre studio creativo londinese che cura lo show-design dei live di artisti internazionali e grandi eventi, aggiunge altri elementi caratterizzanti delle atmosfere seventies: il pavimento e la scala centrale argentata ad esempio, che nasconde un elevatore, o l’arco di proscenio (22 x 16 mt) che incornicia la scena principale e delimita la profonda cupola sopra il palco, tratteggiata dai numerosi punti luminosi. Il palco per queste date negli stadi si contamina con il mondo musicale più attuale di Marco: ai lati delle scale compaiono, infatti, alcuni elementi prismatici scomposti.

L’atmosfera durante il concerto è stata magica, con un coinvolgimento totale sia da parte dell’artista che della folla. I momenti di interazione tra Mengoni e il pubblico hanno creato una connessione unica, trasformando lo stadio in un unico grande coro.
Concludendo, il concerto di Marco Mengoni allo Stadio della Vittoria di Bari è stato un evento indimenticabile che sicuramente rimarrà nel cuore di molti per lungo tempo. La sua voce potente, l’energia contagiosa e la sua capacità di emozionare hanno reso questa serata un vero spettacolo da ricordare negli anni.
Foto di Massimo Morea (riproduzione riservata)
Michele Traversa

Direttore responsabile e Editore di LSDmagazine. Esperto di turismo, spettacolo, gastronomia e tecnologia. Attento alle strategie social media e preparato all'interazione tra gli strumenti che questi offrono e la diffusione dei loro contenuti. Collabora con le principali riviste del settore turistico, italiane e straniere, autore di libri e documentari di viaggio e di mostre fotografiche.