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Giunge alla pubblicazione del secondo racconto il podcast di Bepi Costantino. Il giornalista-ingegnere barese, racconta in modo avvincente e ricco di curiosità fatti più o meno sconosciuti ma assolutamente reali. Racconti fantasiosamente veri che non avete mai sentito. Una Raccolta a scopo divulgativo nella forma del podcast.
Che cosa significa fantasiosamente vero? Nell’intervista all’autore, la domanda sorge spontanea e per spiegarne il significato Bepi parte da una premessa.
Nei racconti di fantasia esiste un artifizio letterario, un tacito patto narrativo tra lettore e scrittore detto “sospensione dell’incredulità” che indica la capacità di chi ne fruisce (sia esso lettore, ascoltatore o spettatore)di mettere da parte le normali logiche di pensiero e di accettare, come possibili, cose che non potrebbero mai accadere nella realtà, immergendosi completamente nella vicenda narrata. Esempio: Quando Jerry Siegel, nel 1933, scrisse la prima avventura di Superman, chiarì subito che il marmocchio spedito sulla Terra da un altro pianeta aveva super poteri. Da quel momento in poi nessuno si meravigliò vedendo nei fumetti il giovanotto col mantello rosso volare alla velocità della luce e sorreggere un aereo con le mani. E ciò grazie a quella “sospensione dell’incredulità”.
Fatta questa premessa il giornalista prosegue e specifica che le storie che racconta in “Fantasiosamente vero”, sono invece storie vere.
In altri termini Fantasiosamente vero è una serie che racconta, documentandole, storie stupefacenti, effettivamente accadute, senza ricorrere alla sospensione dell’incredulità perché la “realtà non ha bisogno di essere plausibile”
E dopo questa esaudiente spiegazione, la chiacchierata con Bepi Costantino va da sola, spaziando da riferimenti letterari e scrittori come Gabriel Garcia Marques autore di “Cent’anni di solitudine” , a digressioni di carattere politico, fino alle sue esperienze di vita e professionale.
Inizia da giovanissimo a lavorare presso la redazione del quotidiano romano “Il Tempo”. In seguito il passaggio alla Gazzetta del Mezzogiorno dove diventa giornalista professionista, contemporaneamente la laurea in Ingegneria Meccanica che lo porta a svolgere l’attività di Ricercatore presso l’Università di Costarica, diventandone successivamente Console Onorario. Il ritorno in Italia dove ricoprirà il ruolo di Direttore Tecnico della Gazzetta del Mezzogiorno per ben 25 anni.
Ritornando a Fantasiosamente Vero, l’autore racconta come è nata l’idea.
Nel tempo ha incominciato a prendere appunti su curiosità(“Che fai a fare il giornalista se non sei curioso”?, commenta Bepi) e fatti come quelli che narra : “quello che faccio con questi racconti è collegare gli elementi e chiudere il cerchio”
Così ha fatto con il primo podcast “L’isola delle donne volanti”?-
Sì, nella storia di Alicudi, il primo episodio, una persona vede donne che volano. È pazzo, pensano tutti. Poi altri cominciano a raccontare storie simili. Sono complici, ritengono i più. Poi tutti, ma proprio tutti, giurano di averle viste. A quel punto le donne volanti divengono il segreto degli isolani.
Passano gli anni e in un altro punto del mondo, un chimico Albert Hofman scopre l‘LSD, una molecola psichedelica la cui origine è riconducibile alla claviceps purpurea, fungo parassita di alcuni cereali, in particolare della segale detta “cornuta”, molto diffusa sull’isola di Alicunte, ai tempi della donne volanti.
E’ qui che entra in gioco il ruolo del narratore, nel collegare il fenomeno delle donne volanti a un ragione scientifica.
Tutte le storie narrate saranno basate su questa linea: Ho raccolto, e continuerò a raccogliere storie di qualsiasi parte del mondo storie reali, dimenticate o passate inosservate, difficili da accettare se fossero inventate e sorprendentemente reali.
La prossima storia(faccio uno spoiler!) sarà ambientata a Polignano.
Quanto alla forma utilizzata, il narratore (già autore di saggi come Costa Rica-il Paese più felice del mondo edito da Sedit nel 2010; Mollo tutto, vado in Costarica edito da Mario Adda nel 2016; Si può edito da Mario Adda nel 2019 e Coautore co 21 scrittori di Futuro Anteriore, edito da Gelso Rosso) ha preferito la forma “moderna” del podcast.
Da dove scaturisce questa scelta narrativa?
-Inizialmente avevo pensato di scrivere un libro e ogni racconto avrebbe dovuto essere un capitolo. Ma dato che tra i racconti non c’è alcun legame ho preferito il podcast.
In realtà il podcast, non è altro che un racconto orale, ed è una via di mezzo tra il libro e l’audiolibro. La gente ascolta facilmente. Ma è ovvio che il racconto orale si addice ad alcune tipologie di contenuti e non ad altre. Ed è diverso dall’audiolibro, recitazione di un testo nato per essere letto, che considero un ottimo strumento, anche se è dimostrato che gli effetti sul nostro cervello sono diversi se la stessa parola giunge attraverso la vista o con l’udito.
Il racconto orale ha il fascino del suono, della voce e, e Bepi si avvale della collaborazione di un giovanissimo musicista che compone ed esegue ogni piccolo brano ispirandosi al testo, Andrea Violante. Rispetto a questo giovane compositore, Bepi, concludendo questa piacevole chiacchierata, ha voluto sottolinearne le qualità: giovane studente del Salvemini, che apre il cuore alla speranza, con passione, dedizione, serietà, naturalezza, perdipiù vincitore di un premio come migliore attore di una scuola di teatro.
Quanto alla grafica e al montaggio autori sono Concetta Lorenzo e di Claudio Romanazzi. Testo e Voce: naturalmente Bepi Costantino. Il tutto viaggia su Spotify.
Qui sotto lo potete ascoltare.
Alla base dei racconti di Bepi Costantino, ingegnere e giornalista narratore, c’è, dice l’autore, la cosiddetta “sospensione dell’incredulita’ ” solo così determinati eventi si rendono plausibili per il lettore prima ancora che per l’autore che racconta e che si racconta a Marcella Squeo in una lunga intervista per LSD Magazine.
Spesso la realtà supera la fantasia, così come nel caso narrato e ben noto di Alicudi, è bene quindi alimentare le storie odierne traendo ispirazione da quelle del passato. Non a caso, non dobbiamo dimenticare gli ultimi episodi di pestilenza Europea svoltisi nel comune di Noicattaro agli inizi dell’ottocento, ma contemporaneamente la narrazione di tali eventi in un volume facilmente reperibile in rete, ci ricorda che in quell’epoca era diffusa nei nostri territori la coltivazione del cotone … cosa ignota alla maggior parte di noi, ma che con grande attualità è stata reintrodotta ultimamente, come se fosse una novità nei nostri territori, dai grandi marchi di moda. Eppure, ciò che era ben noto durante il tempo dei Borboni, non lo era affatto nella nuova Repubblica, che non aveva rilevato tali fatti storici, istituendo una commissione atta a verificare la possibilità di coltivare cotone nei nostri territori. La conoscenza della storia resta quindi quale solida base per raccontare il presente.
Non sapevo che l’ Lsd fosse un derivato della segale cornuta, “ non mangerò più tutto ciò che a a che fare con la segale”. Comunque un interessantissimo articolo dedicato un bravo giornalista barese doc. Grazie a Lsd non quello della segale
Ah,che meraviglia,il podcast come il racconto della nonna!Bello da ascoltare.Sempre sul pezzo Marcella Squeo
Il podcast! Bello Un modo moderno per ascoltare le storie. Quanto è bravo Lsd magazine.
Che bella idea il podcast per ascoltare storie, come quando i nostri genitori e i nonni ce le raccontavano per farci addormentare o tranquillizzare…..
Bella intervista ad una bella persona, complimenti a Lsd, Marcella e Bepi
che bell’articolo. mi sono immedesimato mentre intervista Costantino. bravissima
Ottima idea! Dall’audiolibro al podcast il passo è davvero pieno di interesse a sembra avere anche grandi peculiarità accattivanti. Stiamo a vedere!
Da LSD Magazine, grande ovazione del pubblico del Petruzzelli al regista Matteo Garrone nel corso del BIF&ST.