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Si è tenuta nella mattinata una esercitazione congiunta per la sicurezza in mare che ha visto il coinvolgimento della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Molfetta, la locale divisione della Misericordia, i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale.
Gli operatori sono stati impegnati sia in mare sia sulle banchine. Nel corso dell’esercitazione, infatti, è stata simulata una collisione tra due pescherecci in navigazione tra Molfetta e Giovinazzo, con diversi feriti e un disperso. Gli operatori sono stati, dunque, impegnati in attività di salvamento e cura, ricerche in mare, anche con l’ausilio di sub, attività antincendio e antinquinamento da idrocarburi.
L’esercitazione costituisce una imprescindibile attività per testare gli standard di addestramento e di coordinamento fra gli operatori, soprattutto alla luce del protocollo d’intesa siglato nel 2022, a livello nazionale, tra Capitaneria di Porto – Guardia Costiera e Misericordia.
Nel corso dell’ operazione abbiamo rivolto qualche domanda al Capitano di Fregata Giulia Petruzzi, comandante del Compartimento marittimo.
“La chiamata d’emergenza come tante altre ma che prefigura sin da subito un intervento più importante del solito. Una collisione tra due imbarcazione, due pescherecci a largo di Giovinazzo. La chiamata arrivata alla sala operativa della Guardia Costiera di Molfetta e l’attivazione immediata dell’emergenza. La partenza del primo nucleo di valutazione arrivato a circa un miglio dalla costa. I feriti, gravi e meno gravi ed un disperso con l’immediata attivazione della sala operativa delle Misericordie di Puglia in supporto alla Guardia Costiera per la parte sanitaria e per il nucleo sub. Altro natante sul posto ed i primi interventi con il trasporto sulla banchina del porto di Molfetta dove nel frattempo è stato già montato un vero e proprio ospedale da campo. In pochi minuti in moto una macchina operativa importante con il trattamento sul molo della banchina del porto di Molfetta già di diversi feriti anche molto gravi. In questo caso una esercitazione scattata questa mattina per consentire di testare la capacità di intervento su molteplici scenari e soprattutto di molti uomini e donne di diverse forze in campo in caso di calamità come questa.
Oltre all’intervento a largo con interazione Guardia Costiera e Misericordia necessario, successivamente, anche l’intervento dei Vigili del Fuoco per un principio di incendio su di un natante coinvolto nell’incidente e di rientro in porto oltre che per lo sversamento di liquido inquinante in mare. Tutti scenari che servono a testare l’operatività e soprattutto quello che bisogna migliorare. Una esercitazione, la prima, nata grazie all’accordo nazionale tra Guardia Costiera e Misericordie d’Italia. In Puglia un test operativo di grande efficacia con tanti volontari e mezzi impegnati assieme al sanitario, il nucleo sub, i logisti delle Misericordie di Puglia con l’emergenza estesa alle Confraternite di Bari e della BAT”.
Una bella prova di coordinamento e professionalità. Grazie direttore Michele Traversa.