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“Fra tutte le commedie da me sinora composte, starei per dire essere questa la più morale, la più utile, la più istruttiva. Chi rifletterà al carattere e agli avvenimenti del Cavaliere, troverà un esempio vivissimo della presunzione avvilita ed una scuola che insegna a fuggire i pericoli per non soccombere alle cadute.
Mirandolina fa altrui vedere come si innamorano gli uomini. Principia ha entrar in grazia del disprezzator delle donne, secondandolo nel modo suo di pensare. Il pover uomo conosce il pericolo, e lo vorrebbe fuggire, ma la femmina accorta con due lagrimette lo arresta e con uno svenimento l’atterra, lo precipita, l’avvilisce.”
Queste le parole di Carlo Goldoni a chi legge, nel presentare la sua stessa opera che, nella trama drammaturgica, descrive l’eterno tema del gioco delle parti tra uomo e donna riscritto e trasportato ai giorni nostri.
Parliamo dello spettacolo #Lalocandiera2.0, nell’adattamento in chiave moderna di Barbara Silvani e diretto dal regista e attore modenese Daniele Sirotti. La commedia andrà in scena domani sera alle 20.30 al Piccolo Teatro Eugenio D’Attoma di Bari (Strada Privata Borrelli 43).
È stato fatto un grande lavoro di riscrittura, infatti gli atti diventano due dei tre originali, in modo da rendere più veloce la rappresentazione. L’ironia diventa sovrana, quasi un filo conduttore sempre teso e gradevole, mai invadente.
Interpreti dello spettacolo, prodotto dalla compagnia barese Scene Teatro, sono gli attori Lidia Cuccovillo (Mirandolina), Sarah Pofi (Fabrizia), Lucio D’Abbicco (cavaliere), Alessandro Schino (conte), Roberto Romeo (marchese), Aldo Berardi (Daniele), Alessio Forlenza (ospite), un cast che si completa Katia Nacci (aiuto regia) e Nicola Tangorra (consulente scenografia e costumi). Le musiche, invece, sono affidate al compositore barese Massimo Abrescia.
I monologhi di Mirandolina prendono i toni delle più recenti: rivendicazioni del mondo femminile, con una serietà che non stride con il contesto in cui vengono recitati. La storia viene trasferita nel XXI secolo e la locanda del ‘700 diventa un B&B gestito da una intrigante e seducente Mirandolina.
La «locandiera» è consapevole del suo fascino e delle attenzioni che le rivolgono i clienti e pensa di amministrarle nel migliore dei modi. Un attempato marchese decaduto e un conte, imprenditore arricchito, anch’egli anzianotto, si contendono i favori della ragazza, fin quando arriva un cavaliere scapolo, sprezzante e misogino. Gli intrecci delle situazioni creano un gioco sempre diverso e divertente, in cui luoghi comuni e «spasmi» creativi si alternano, arricchiti dagli interventi dei due camerieri Daniele e Fabrizia.
Il fiore all’occhiello della compagnia Scene, è quella di eseguire le musica sul palco. Abrescia è un compositore e musicista accademico che ha studiato chitarra classica con Pasquale Scarola, oltre ad essersi laureato in Musica Jazz I livello e II livello al Conservatorio di Bari. Ha al suo attivo numerosi concerti, rassegne, festival e collaborazioni di prestigio come quella con Eugene Sirotkine, direttore di coro e d’orchestra al Metropolitan Opera di New York, Fabrizio Bosso e Roberto Ottaviano. Infotel 347.7894393
Le foto sono di Raffaella Fasano (riproduzione riservata)
Una compagnia teatrale all’ avanguardia con attori talentuosi
Da non perdere!
Grazie mille.
Grazie Michele Traversa per la stima e l’attenzione
Bellissima recensione
Ottimo articolo
Descrive molto bene questa frizzante commedia
Ispirata alla locandiera di Goldoni.
Grazie a Michele Traversa
Bellissimo articolo per uno spettacolo sempre divertente.
Una commedia molto frizzante!
Lavorare con Daniele Sirotti è stata una bellissima e formativa esperienza.
Grazie a Barbara Silvani per il meraviglioso copione.
Grazie inoltre a Lsd Magazine