Nato dall’amicizia tra Martina e Federica, Bouquet of Madness ha rapidamente conquistato gli ascoltatori italiani, arrivando in cima alle classifiche dei migliori podcast sulle principali piattaforme di ascolto. Bouquet of Madness – per gli amici BOM – parla dei casi di cronaca nera più strani, assurdi e misteriosi in Italia e nel mondo, senza soluzioni ma con tante domande: in ogni puntata Federica e Martina ci raccontano due storie con un piacevole venatura di humor nero, portando alla luce le assurdità del comportamento umano. Ad oggi Bouquet of Madness conta numerose puntate, uno spin-off – MiniBom, disponibile in abbonamento solo su Spotify – oltre a una serie di partecipazioni a festival ed eventi tra i quali il Lucca Comics. Il loro modo di raccontare storie e creare tormentoni come il labrador umano, i cialtroni e bello* ha fatto radunare intorno a loro un’agguerritissima fanbase di BOMers che non vede l’ora di poterle incontrare dal vivo.
La prima gemma dell’idea è spuntata con parecchi mesi di anticipo sull’effettiva realizzazione della prima puntata ed era solo un desiderio, una promessa: «Non sarebbe bello avere un progetto insieme?».
Sia Federica che Martina seguono numerosi podcast, e anche la scelta del tema è stata immediata, nonostante le due si approccino al true crime in modo diverso: Martina è metodica e ama immergersi nel buio, Federica lo fa da controfobica e la cosa di cui ha più paura al mondo sono i serial killers.
Il titolo della podcast si ispira al monologo della follia di Ofelia nell’Amleto di Shakespeare, in cui viene descritto il Bouquet of Madness: «”Vi è senso anche nel suo delirio; pensieri e rimembranze conformi.” Dice Laerte, mentre Ofelia illustra i fiori con cui si è adornata i capelli lungo il tragitto verso la follia.»
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