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Venerdì 5 e sabato 6 maggio il Ca.Co. Festival entra nel vivo e invaderà Bari con straordinarie mostre, proiezioni, workshop e feste, il tutto dedicato al mondo dell’illustrazione, del fumetto e dell’animazione, ma sarà anche spazio privilegiato per l’editoria indipendente contemporanea.

il Ca.Co.Fest in tutti questi anni si è evoluto nella prospettiva della ricerca di immagini che possano dettare il “qui e ora”, eludendo il “virtualismo del virtuale” e “l’artificialmente intelligente” per concretizzare il materico, la visione dal vivo di ciò che un uomo o una donna – con il loro sapere e la loro immaginazione – possano creare, una genitorialità di uno sguardo sempre diverso. 
L’esplorazione avviene sempre tramite la ricerca, in primis sul territorio, per poi proiettarsi in tutto il globo “terracqueo”. Il filo conduttore del Ca.Co.Fest di quest’anno è il confine, inteso come impedimento fisico e come struttura mentale. Come abbattere i confini che limitano il nostro agire, il nostro accogliere? La fantasia e l’immaginazione possono rendere tutti liberi.

Dall’attenzione per l’estremo oriente che il Ca.Co ha avuto negli ultimi anni, si è ora passati alle Americhe e al tratto tipico della patria di zio Sam, in particolare con l’illustratore Mats Stromberg di Oakland, per poi tornare sulla riva opposta dell’Adriatico, sia in Croazia con il collettivo vincitore di Angouleme 2020 Komikaze, sia in Albania con Renald.

Anche quest’anno il festival si svolgerà all’interno dell’Ex Caserma Liberata. Alle mostre di artisti internazionali come Matt Stromberg (U.S.A.), Komikaze (Croazia), Patrick Jannin (Svizzera)  Erica il cane (Ita),Jovana Lutovac (Serbia) si accompagnerà musica visionaria e proiezioni a cura del collettivo 2LP.
Il progetto grafico del manifesto di quest’anno è stato realizzato da Cristina Daura (Spagna)

Matthew Stromberg

Stromberg è nato in Svezia ma a due anni si è trasferito negli Stati Uniti. Ha pubblicato principalmente fumetti autoprodotti con titoli come Ragu, Prego, S’not for Kids, Sicko e Eyesore. È apparso anche nel fumetto spagnolo Makoki e in antologie come Last Gasp comix, Comix 2000, così come nelle riviste Real Stuff (Fantagraphics) Buzzard (Cat-head comics), Hustler, Screw e Blab. Ha realizzato la copertina di Orchid (Sparkplug comics 2002), un’antologia di storie dell’orrore vittoriane. Ha partecipato a “Legal Action Comics” (vol.2), curato e disegnato da Danny Hellman. Mats vive a Oakland, in California, e lavora come illustratore e tipografo serigrafico.

 

Komikaze

Komikaze è un editore e una rete per la diffusione di attività di fumetti, nonché per la distribuzione elettronica e cartacea di opere di autori di fumetti per lo più giovani. L’obiettivo è quello di mettere in contatto gli attivisti dei fumetti Komikaze dei Balcani con i loro coetanei internazionali al fine di scambiare informazioni e fumetti. Resistendo alle tendenze orientate alla produzione artistica istituzionalizzata, il programma Komikaze rappresenta attività libere e altruistiche di artisti provenienti da diverse aree geo-strategiche, che condividono un atteggiamento indipendente e senza compromessi, chiamato “l’alternativa”, in relazione alle pratiche artistiche dominanti esistenti. I partner e le priorità territoriali sono legati a zone culturali autonome senza scopo di lucro.

All’edizione 2020 dell’Angoulême International Comics Festival (Festival international de la bande dessinée d’Angoulême), l’album Komikaze n. 18 ha vinto il premio per la migliore edizione nella categoria dei fumetti alternativi, “PRIX BD ALTERNATIVE”. Quest’anno – che il Ministero della Cultura francese ha proclamato “L’anno dei fumetti” – ha visto 37 pubblicazioni provenienti da tutto il mondo competere per l’ambito premio istituito nel 1982, e il pubblico di Supertoon avrà l’opportunità di vedere dal vivo i fumetti dell’album Šibenik nell’ambito della mostra “Ritorno al futuro” e incontrare alcuni dei suoi contributori

 

Patrick Jannin

Patrick Jannin, classe 1971, ci regala, attraverso un’opera abbondante e proteiforme, una visione del mondo quanto mai inquietante o, per usare l’espressione freudiana, di una stranezza inquietante. Questo adoratore della bellezza ha costruito negli anni un mondo a parte, ai margini delle mode e delle correnti artistiche, in cui l’uomo, caduto e condannato fin dall’alba dei tempi all’inferno perpetuo, si accosta – come per non sentire più, se bisogno essere, la sua bruttezza e meschinità – creature di sorprendente bellezza, donne con teste di animali o animali con corpi sognanti, dee uscite direttamente da antichi miti, che si diceva fossero barbari poi condannati per installare nella testa degli uomini un simbolo di morte e vuoto esistenziale, un dio vendicativo, il dio bugiardo. Quanto alla verità, con questo pittore, si trova semplicemente, per chi sa solo aprire gli occhi sul mondo che lo circonda, sul ramo dell’albero o sotto i cespugli di una foresta equatoriale, sotto forma di il Cervo o il Pettirosso, la Iena o la Zebra. Tanti animali-simbolo, tanti totem che scandiscono l’esistenza di chi aspira ad andare più in alto, più lontano e più in profondità, e tutti portatori della stessa energia, tutti belli e luminosi, pur nella loro oscurità e nella loro crudeltà, perché come la Natura ha fatto loro. Quindi sì, è così che possiamo vedere l’universo di Jannin: un mondo con tre ingressi, dove ogni mezzo (disegno, fotografia e pittura) porta con sé le proprie domande ma anche LA risposta: la bellezza. Bellezza come ricerca, bellezza come baluardo contro la stupidità intrinseca degli uomini, bellezza come fonte di luce, necessaria alla vita stessa.

 

Ericailcane

Dall’inizio del millennio fino ad oggi i murales di Ericailcane hanno cambiato i volti di numerose città del mondo, dalle più grandi metropoli fino ai più sperduti sobborghi, con la sua inconfondibile impronta fiabesca e zoomorfica ha contribuito a ridefinire con la sua forza poetica, l’estetica stessa dell’arte urbana.
Infaticabile sperimentatore di tecniche e linguaggi, tramite i suoi murales ha saputo raccontare le complesse realtà sociali da lui attraversate, dando vita a multiformi opere pittoriche, spesso monumentali, segno inequivocabile del suo passaggio.

PROGRAMMA

 5 MAGGIO, EX CASERMA LIBERATA
apertura ore 17.00

SALA CONCERTI

17.00 – DJSET DJ Kiace

21:00 – LIVE Couchgagzzz

22:00 – LIVE Bambox

23.00 – LIVE Barbacans (Ita)

00.00 – deset Djones


SALA ESPOSIZIONI

19:30 innaugurazione mostra di Komikaze , Ericailcane e Jovana Lutovac


SALA MAJAKOWSKIJ

ore 20:00 presentazione libro

 Renald “Invasione degli extraterroni”

Juri Hopn “Graffiti a pranzo”

Presentazione collettiva  

Sarna “Wanderlast”, Nicoletta Mazzoni “Rimanermi accanto”


TEATRO MIMì MILANO

Ore 20:00 – The Swallows of Kabul di Zabou Breitman e Éléa Gobbé-Mévellec, 2019, 81 min

Ore 21:30 – Omaggio a Marcell Jankovics: Johnny Corncob di Marcell Jankovics, Ung, 1973, 74 min

Ore 23:00 – Omaggio a Eiichi Yamamoto: Le mille e una notte di Eiichi Yamamoto (concepito con Osamu Tezuka), GIAP, 1969, 128 min
SCONSIGLIATO AD UN PUBBLICO AL DI SOTTO DEI 16 ANNI

6 MAGGIO, EX-CASERMA LIBERATA
apertura ore 16.00

SALA CONCERTI

17:00 – DJSET Frinky Franky

21:00 – LIVE Tiziana Salvati Nina Oppas

22.00 – LIVE FumoNero (Fra Ita)

23.00 – LIVE Missex (Spagna)

00.00 – DJSET Tonna


SALA MAJAKOWSKIJ

PRESENTAZIONE LIBRI:

0re 19.00 – Bambi Kramer Eden and Edna vol 1 Oltre il giardino

PRESENTAZIONE COLLETTIVA:

Ilaria Inox “Amori veloci”, Giulia Spalluto “Routine”, Benedetta Colantoni “Mi devo muovere


TEATRO MIMI MILANO

Ore 17:30 – Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo di Charlie Mackesy, Peter Baynton , 2022, 34 min (dedicato ai più piccoli)

Ore 20:15 – Marcel the shell di Dean Fleischer Camp, Usa, 2021, 90 min

Ore 21:45 – Omaggio a Marcell Jankovics: Son of the White Mare di Marell Jankovics, UNG, 1981, 90 min

SALA ESPOSIZIONI

Ore 16:00 – Comic Battle


Artisti PRESENTI

Marina Guarente, Ateneo Squat, Autoritratto, Stefania Maio, Emanuele Catacchio (collettivo), Zebra, Sarna Sabrina 666, Etien Dal Ben, Subseri e Charlotte, Francesca Romana, Alberto Cosenza, Rosa Romano, Leonardo Scardicchio, Crude Collettivo, Fabrizia Romito, Nicoletta Mazzoni, Cameretta editrice, Alessandro Amoruso, Davide Coi, Matteo Eynard, Giulia Rosa, Mzol Art, Alessandro Rubino, X_X Editrice, Alessandro Stallo (sottobosco), Sputnik press, Meth, Giulia Spalluto, Alessia Milillo, Benedetta Colantoni, Paola Ricciardi, Nicola Morawski, Antonia Pellegrini, Jessica Nardi, La Fat Borieu, Sana e Ludo, A’nzerta collettive, Black Kitsu, Alexandra, Noemi Parente, Luca Dammacco, U_UZ3R, Andrea Menata, Micaela Franchini, Anarchia Foresta (masseria foresta), Timeo (collettivo), Badafest, Marta Andreoli, Bianca Takoyaky, Marina Faya, Renald, Francesco Lamesta (Choskio), Labu Andrie, Eli Dibitonto, Ericaeilcane, Infinite, Bambi Kramer, Yuri Hopn, Sasori Komomo, Nessunoniemand.

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.