Tempo di lettura: 4 minuti
La Puglia ha uno dei tassi più alti d’Italia riguardante la dispersione scolastica. Il tasso di dispersione scolastica in Puglia rimane elevato: il 31,8% dei ragazzi pugliesi abbandona precocemente gli studi, rispetto alla media italiana del 20,8%. La Puglia, inoltre, si classifica al quarto posto per spesa pubblica per l’istruzione (5,7% del Pil regionale).
Secondo i docenti pugliesi, fino ai 16 anni possono intervenire i servizi sociali secondo la legge Italiana, dopo quell’età più nessuno controlla questi ragazzi. Gli istituti professionali di Bari sono i più colpiti dalla piaga della dispersione, secondo notizie certe su 1225 studenti, un istituto secondario professionale di Bari (non diciamo il nome per tutela della privacy) da ottobre2022 a oggi ha perso 190 studenti. I segnali dell’abbandono scolastico si avvertono dallo scarso rendimento che i ragazzi hanno già alle medie. Il tutto si evince e poi la frustrazione che si ha alle superiori porta all’abbandono immediato della scuola. Molti ragazzi, uno su sei, abbandonano la scuola per apatia, depressione psicologica e scarso interesse delle proprie famiglie.
In Puglia il 27,5% delle famiglie si trova in condizioni di povertà, un dato in forte rialzo dal 2021. Bambini e ragazzi sempre più poveri. Meno soldi investiti dalle famiglie per l’istruzione dei loro figli.
Le famiglie pugliesi o fanno la spesa per mangiare e vestirsi, o comprano i libri per la scuola. Disoccupazione, aumento delle utenze, lavoro sottopagato e aumento dei costi della vita sono le cause più importanti di questo brutto fenomeno. Garantire la Mensa a tutti, garantire il tempo pieno, garantire più palestre aperte per togliere i ragazzi dalla strada, più edifici scolastici a norma sono fondamentali per il recupero degli studenti più poveri.
Anche se i genitori non riescono a garantire tutto questo, lo stato deve intervenire immediatamente e garantire più politiche economiche contro la dispersione scolastica.
In Puglia, le classi di scuola elementare alle quali manca il tempo pieno sono circa 7000.
Voglio ricordare che il tempo pieno è fondamentale per arginare il fenomeno della dispersione scolastica. Esistono migliaia di famiglie nelle quali, spesso, le donne sono costrette a part-time sacrificanti o a non lavorare affatto per garantire assistenza ai propri figli. Poi ci sono molti genitori che, impegnati nel lavoro, lasciano i loro figli per strada senza controllo. Aumento del bullismo e aumento della delinquenza minorile nelle nostre città.
In un quadro nazionale che vede impoverire sempre di più i cittadini italiani, le differenze scolastiche che ci sono tra il Nord e il Sud, sono molto evidenti. Specialmente se poi ci sono, da parte dello stato italiano, politiche economiche che aiutano di più le regioni del Nord a svantaggio delle regioni del Sud. (Vedi il DDL Calderoli).
Il prezzo pagato dai bambini e dai ragazzi del Sud è molto alto. Lo stato deve contribuire a livellare le diseguaglianze economiche e sociali. Arginare questo brutto fenomeno. Nelle province del Sud dove l’indice di dispersione è più basso, la scuola deve assicurare ai bambini una più ampia offerta di tempo pieno con costi a carico dello stato. Garantire a tutti in bambini, soprattutto quelli in povertà assoluta, un’alimentazione corretta per lo sviluppo psico-fisico e uno spazio importante di studio, socialità e relazione.
Per questo noi del Movimento Puglia Favorevole chiediamo al Governo italiano, alla Regione Puglia e ai Comuni del Sud, di investire più soldi per una scuola con tempo pieno, mensa, palestre e edifici scolastici adeguati a tutti, e di garantire un impiego mirato dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sui territori del Sud con il maggior svantaggio educativo.
Fondi che dovrebbero servire a garantire a tutti i bambini un’istruzione adeguata e un orizzonte di pari opportunità. Vogliamo ricordare che i bambini italiani sono tutti uguali e saranno il futuro della nostra cara Italia.
Gigi Leonetti
Coordinatore del Movimento Puglia Favorevole