Tempo di lettura: 3 minuti
“Gestione e prevenzione delle malattie da patogeni trasmessi da zecche: la sfida dell’approccio One Health” è il titolo del workshop che si terrà dopodomani, giovedì 20 aprile, dalle ore 9.00 nell’Aula Magna del Campus di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari, ubicato a Valenzano al km 3 della Strada provinciale per Casamassima.
Organizzato nell’ambito delle attività di networking per il progetto Horizon Europe Seeds “Salute e qualità della vita – Sorveglianza attiva delle malattie infettive da patogeni trasmessi da zecche in relazione ai cambiamenti climatici in un approccio One Health“, e del progetto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Linea di investimento 1.3, Missione 4. Il workshop intende fornire, attraverso un approccio multidisciplinare, informazioni sull’epidemiologia, sulla gestione e sulla prevenzione delle malattie infettive causate da patogeni trasmessi da zecche o Tick-Borne Diseases (TBDs) nelle categorie professionali esposte all’infezione e nella popolazione residente in aree ad elevato rischio.
Le figure professionali che operano nell’ambito della medicina umana e veterinaria e nella sanità pubblica, nonché docenti del workshop, daranno una visione complessiva della problematica considerando i cambiamenti climatici, l’urbanizzazione e il sinantropismo che contribuiscono all’aumentata circolazione dei vettori artropodi, dei serbatoi animali e di conseguenza del rischio di esposizione nell’uomo.
Il workshop gode del patrocino dell’Università degli Studi di Bari, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Bari, dell’Ordine dei Medici Veterinari di Bari e dell’Ordine dei Biologi di Puglia e Basilicata. Compongono il comitato scientifico i professori dell’Università di Bari: Roberta Iatta e Piero Lovreglio del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, e Domenico Otranto del Dipartimento di Medicina Veterinaria.
“Le malattie trasmesse da zecche agli animali, incluso l’uomo – dichiara il prof. Otranto, anche in qualità di referente scientifico del Progetto PNRR PE13 “Malattie infettive emergenti” – sono diventate un problema molto importante, in quanto questi artropodi sono sempre più presenti nei diversi contesti ecologici, non solo in aree erbose e boschive ma anche in ambiente urbano. Questo nuovo scenario è causato da numerosi fattori tra i quali l’aumento della temperature globale e l’introduzione di nuove specie di zecche non autoctone, per esempio trasportate dagli uccelli migratori. Tutto ciò ci fa comprendere meglio come il benessere degli animali e dell’uomo e l’ambiente abbiano un destino comune: una medicina unica. Concetto alla base dell’One health, che ci ha portato alla progettazione di un “One health centre” presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria a seguito del riconoscimento di ‘Dipartimento di Eccellenza’ ricevuto qualche anno fa”.
Sono tre gli obiettivi prefissati dal comitato scientifico del workshop: creare una rete europea multidisciplinare di esperti (medici, veterinari, biologi, epidemiologi), che effettuino una sorveglianza attiva delle TBDs; realizzare diagrammi di flusso diagnostici per l’identificazione precoce delle TBDs e delle mappe rappresentative della reale diffusione nelle aree di riferimento degli artropodi e delle TBDs nell’uomo; realizzare protocolli di sorveglianza sanitaria per i lavoratori con maggior rischio di esposizione a zecche e di programmi di formazione dedicati ai lavoratori, alla popolazione e al personale sanitario medico-veterinario.
Il programma del workshop è suddiviso in due parti distinte. La prima, teorica, si svolgerà dalle ore 9.00 alle ore 13.30. Dopo il Saluto delle Autorità seguiranno due sessioni, la prima ospiterà gli interventi su: “Biologia ed epidemiologia delle zecche nel Bacino del Mediterraneo” (Proff. Domenico Otranto e Richard Wall – Università di Bristol); “Diffusione delle Tick-Borne Diseases nell’uomo” (Prof.sse Roberta Iatta e Julia Walochnik – Università di Vienna); “Infezioni trasmesse da zecche: principali quadri clinici” (Dott.ssa Giuseppina De Iaco). La seconda “Diagnosi di laboratorio” (Dott.ssa Anna Morea); “Rischio occupazionale da malattie trasmesse da zecche” (Dott.ssa Angela Stufano); “La gestione e il controllo del rischio da puntura da zecca” (Prof. Domenico Otranto e Dott. Giorgio Di Leone). Concluderà la parte teorica, la tavola rotonda intitolata “Proposte di sorveglianza attiva delle malattie trasmesse da zecche” che prevede un confronto tra i tre componenti del comitato scientifico (Prof.ssa Iatta, Prof. Lovreglio e Prof. Otranto), la Prof.ssa Annalisa Saracino e il Dott. Domenico Lagravinese.
La seconda parte del programma si terrà nel pomeriggio e sarà caratterizzata da una dimostrazione pratica sulla conservazione e sull’identificazione morfologica delle principali specie di zecche e sulla preparazione del campione per la diagnostica molecolare a cura del Prof. Jairo Alfonso Mendoza-Roldan e dei Dr Giada Annoscia, Marcos Antonio Bezerra-Santos, Mariaelisa Carbonara del Dipartimento di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Bari.