Tempo di lettura: 5 minuti
Domani, lunedì 20, a Torino inaugura la terza edizione della rassegna culturale su antidiscriminazione, rispetto e valorizzazione delle differenze culturali organizzata dalla Fondazione Emmanuel, in occasione della XIX Settimana di azione contro il razzismo dell’Unar, guidata dal tema “L’Arte di vivere”
Da mercoledì 22 la rassegna si sposta a Lecce e poi a Bari.
Rompe le barriere del pregiudizio e della discriminazione, linguaggio universale che abbraccia le diversità. È l’arte il filo conduttore della terza edizione di “No al razzismo – #intuttelelingue 3.0” rassegna culturale su antidiscriminazione, rispetto e valorizzazione culturale organizzata nell’ambito della XIX Settimana di azione contro il razzismo dell’Unar, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, che quest’anno si allarga al territorio nazionale.
Ma è anche “L’Arte di vivere”, ovvero l’arte di tessere relazioni e costruire comunità di accoglienza, il tema che quest’anno guida il ricco programma della manifestazione che, dopo le prime edizioni radicate al territorio leccese, quest’anno coinvolgerà anche le città di Bari, Roma e Torino. Da lunedì 20 a domenica 26 marzo, la Fondazione Emmanuel di Lecce in collaborazione con altri partner, propone incontri, mostre, laboratori interculturali, world tea, cene e aperitivi multiculturali, cineforum, danza, musica, un’azione di guerriglia marketing a colpi di sticker colorati e un contest fotografico per ragazzi e ragazzi. Inoltre verrà elaborato un “Paroliere dell’accoglienza” con le parole dell’accoglienza, frutto dei percorsi partecipati realizzati nei diversi territori, e saranno pubblicati sui social dei video-spot con giovani artisti stranieri sul tema “L’arte politica: linguaggi creativi per la rappresentazione delle diversità”.
Il progetto, realizzato con la collaborazione di CSV BRINDISI-LECCE – Volontariato nel Salento Humanfirst.it; Aps Voci della Terra; A.M.M.I. Associazione Multietnica dei Mediatori IInterculturali- ETS; Espera Società Cooperativa; Scirocco Films Aps; La Fabbrica dei Gesti; Associazione Culturale Origens OdV-Ghetto Out Casa Sankara, è rivolto in particolare a giovani, studenti, cittadini italiani e di origine straniera coinvolti in percorsi di comunicazione sociale per diffondere il valore positivo della diversità, della convivenza pacifica, prevenire l’intolleranza e migliorare le relazioni interculturali.
Dopo l’anteprima di domenica 19, a Roma, si entrerà nel vivo a Torino, lunedì 20 con l’avvio della campagna di guerrilla marketing “No al razzismo #intuttelelingue 3.0”, un’invasione di sticker colorati nelle città da individuare, fotografare e postare sui social con l’hastag #intuttelelingue3.0 e l’inaugurazione della mostra “Schiavitù e tratta: vite spezzate tra Africa e Americhe. Una ricostruzione storica” realizzata dalla Biblioteca A. Cabral del Comune di Bologna e allestita presso Campus X Belfiore.
Durante l’incontro, si svolgerà un percorso partecipato a cura di Aps Voci della Terra, A.M.M.I. e Fondazione Emmanuel per approfondire i temi della mostra con i relatori e i visitatori. A partire dal concetto di “middle passage“, riferito al passaggio per mare degli schiavi nelle Americhe e le relative trasformazioni/ibridazioni culturali, si svilupperà una riflessione partecipata sui pregiudizi ancora oggi operanti nella costruzione di comunità davvero inclusive.
Martedì 21 alle 17, alle Fonderie Ozanam di Torino invece, ci sarà una giornata di festa aperta a tutti che vedrà protagonista la comunità dei rifugiati afghani guidata da Aluk Amiri che coinvolgerà anche alcune studentesse del progetto “Culture builds the future: 10 scholarships for 10 afghan women” della Fondazione Emmanuel. La data coincide con il Capodanno afghano, il Nowruz, e acquisisce ancora più forza e significato di convivenza pacifica tra popoli dopo la diaspora dei cittadini afghani a Torino, in seguito agli eventi di agosto 2021 (l’Afghanistan di nuovo nelle mani dei talebani). In programma anche il word tea e aperitivo persiano accompagnato da musica folk di artisti afgani.
Mercoledì 22 e giovedì 23 ci si sposterà a Lecce, con i laboratori interculturali realizzati in collaborazione con Diego Solari, educatore ludico dell’associazione Così Come sei: in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale”, sarà implementata l’escape room “One of Us”, gioco collaborativo rivolto ai giovani basato sulla metodologia della gamification per il contrasto dell’hate speech sul tema delle migrazioni. Inoltre verrà lanciato il contest fotografico “Uno scatto per dire no al razzismo”, aperto ai ragazzi e alle ragazze dai 16 ai 28 anni di tutto il territorio nazionale (bando e premi saranno pubblicati su https://fondazione-emmanuel.org/)
Venerdì 24, Casa Comune, a Lecce, ospiterà il laboratorio di pratiche corporee con la coreografa Stefania Mariano dell’associazione La fabbrica dei gesti e il word tea/aperitivo migrante organizzato dai rigeneratori transculturali, volontari del Servizio Civile Universale di Fondazione Emmanuel insieme ad altre associazioni giovanili del territorio leccese. In collaborazione con Scirocco film, si terrà la proiezione del cortometraggio “Babbo Natale” e a seguire una conversazione collettiva sul tema dell’antirazzismo e dell’inclusione.
Sabato 25 la rassegna farà tappa a Bari, al Bistrot sociale multietnico Ethic Cook, in collaborazione con l’associazione Origens che promuove la cultura afro-brasiliana. Alle 17 il word tea sarà una conversazione collettiva sul tema dell’antirazzismo e delle diversità seguito da una performance di danza brasiliana contemporanea con Ana Estrela, presidente del coordinamento diaspore in Puglia. Dopo la replica della danza partecipata “The circle of life” la giornata si concluderà con una cena multietnica a cura di Ethic Cook.
La densa settimana di appuntamenti giungerà a conclusione domenica 26 a Lecce, con una conversazione comunitaria a cura di Hervé Papa Latyr Faye, presidente di Ghetto Out-Casa Sankara, associazione africana per la lotta al caporalato di Foggia, a cui prenderanno parte anche gli artisti e esponenti delle comunità migranti. Dopo la replica della performance di danza “Circle of life” si chiuderà la rassegna con l’aperitivo interculturale accompagnato dalla musica della compagnia Casa Sankara e un gruppo di migranti latinoamericani.
“Abbiamo scelto come tema l’”Arte di vivere” inteso come arte di intessere relazioni”, dicono dalla Fondazione Emmanuel, “costruire comunità di accoglienza reciproca in cui ogni persona è chiamata a pensare e desiderare che l’altro sia persona migliore di come la vediamo, nel modo in cui lui/lei è e non come vorremmo che fosse. Ogni persona unica nelle sue differenze e unicità è così una ricchezza per il mondo, non un avversario che impedisce la realizzazione degli altri. Attraverso l’accoglienza reciproca delle diversità, si creano processi di osmosi socio-culturale che danno vita a “capolavori” di armonia nella convivenza. Intuttelelingue 3.0 si inserisce nei processi che Fondazione Emmanuel promuove sul territorio leccese ampliandosi a Bari, Roma, Torino, processi creativi di cambiamento e partecipazione, che partono dalla persona e coinvolgono la comunità tutta”.
Il progetto ha ricevuto un finanziamento nazionale pubblico dall’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali nell’ambito delle attività della XIX settimana di azione contro il razzismo 20-26 marzo 2023.
Info: 0832/358390