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La Lecce sotterranea non è solo una culla di misteri e storia, ma anche un “canale” che consente di creare arte: è questa la particolare tecnica di Roberto Tondi, artista leccese che inaugurerà la sua mostra da MAiDE Art Gallery sabato 18 marzo alle ore 19.00.
L’artista ha ottenuto grandi e inaspettati risultati depositando le sue fotografie  in un sito sotterraneo dove la combinazione di pietra leccese e umidità ha generato una saturazione dei colori stupefacente: da quel momento Tondi ha proseguito con questo lavoro artistico di fascino, ricerca ed energia.

Questo processo si chiama “Stone painting” ed è una tecnica che si lega a doppio filo alle atmosfere che caratterizzano anche il Museo Ebraico di Lecce che, ubicato nel luogo simbolo della giudecca medievale di Lecce, si sviluppa sotto la città, dove scorre ancora il fiume Idume. Da qui l’idea di ospitare la mostra dell’artista presso MAiDE, la galleria d’arte contemporanea nata lo scorso anno dalla volontà dei soci fondatori del Museo Ebraico al fine di accogliere le opere di artisti internazionali con mostre permanenti legate alla cultura locale ed ebraica.

«Con Stone Painting riesco ad avere una finestra aperta su un’altra porzione non manifesta di mondo – afferma Roberto Tondi – quella delle energie invisibili che operano naturalmente in ogni momento vitale, come aria, acqua, terra, fuoco, caso e mistero e che donano alle mie foto una nuova anima fatta di segni, forme e colori che prima non c’erano».
La nascita di questa particolare tecnica è nata quasi per caso: l’artista aveva depositato le sue fotografie per più di un anno in alcune antiche cave in pietra leccese, scoperte casualmente, interrate a circa 10 metri di profondità. La materia fotografica si è così trasformata in materie pittorica «come se la Natura avesse architettato questa serie di eventi fortuiti per manifestarsi spontaneamente nella sua immensa forza e bellezza.».

«Depositate per più di un anno in questa stanza sotterranea, in un’insolita alchimia di aria, luce, temperatura, umidità, concentrazione e chissà quali altre energie naturali, le mie foto hanno subito una mutazione, un’evoluzione: sono uscite dal bozzolo e diventate farfalle.».
Da questo processo è scaturito un nuovo linguaggio che si fonda su un mix di intenzione, non del tutto controllabile, e di scienza, natura ed energia.
La mostra, infatti, prende il nome di “Energie nascoste” e racconta quindi di come la natura, che in questo momento è così profondamente violata, possa rivelarsi in tutta la sua fora e bellezza in modo inaspettato e inusuale.

L’inaugurazione è prevista sabato 18 marzo alle ore 19, accompagnata da una degustazione di vini di Cantine Leuci e dall’arpa di Eleonora Carbone.
Nello shop della galleria sarà inoltre possibile acquistare degli oggetti che rimandano alla mostra.

MAiDE è in Piazzetta G. Riccardi, 3 a Lecce.

Redazione

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