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Dopo la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo, in gara con il brano «Splash», inizia una nuova avventura per Colapesce e Dimartino, tra i più ricercati e innovativi musicisti e autori degli ultimi anni: lunedì 20 e martedì 21 febbraio sarà in proiezione al Multicinema Galleria di Bari «La primavera della mia vita», con la regia di Zavvo Nicolosi (doppio spettacolo alle 18,20 e alle 21, info: multicinemagalleria.it, 080.521.45.63), esordio cinematografico dei due cantautori in qualità di protagonisti, firmatari e interpreti anche della colonna sonora originale.
Per l’occasione, Colapesce e Dimartino, insieme al regista Zavvo Nicolosi, saranno presenti in sala al Multicinema Galleria, martedì 21 febbraio allo spettacolo delle 21, per salutare il pubblico prima della proiezione.
Il film è diretto dal regista siciliano Zavvo Nicolosi (alla sua opera prima, autore di soggetto e sceneggiatura insieme ai due artisti, con Michele Astori) ed è una produzione Wildside e Vision Distribution, coprodotto da Sugar Play. Colapesce e Dimartino sono i protagonisti di un viaggio rocambolesco, surreale e poetico, in una terra popolata da personaggi tra l’eccentrico e il fiabesco e inattesi special guest musicali. Un sorprendente road movie, ambientato in una Sicilia inconsueta e cinematograficamente sconosciuta.
Con loro, nel ricchissimo cast, anche molti special guest musicali: Madame, Roberto Vecchioni, Brunori Sas, Erlend Øye e La Comitiva. Con le partecipazioni speciali di Stefania Rocca (la loro eccentrica agente), Corrado Fortuna (il meccanico con un’imprevedibile passione per i Doors), Demetra Bellina (la misteriosa Sofia).
«La primavera della mia vita» è la storia di due amici, con un passato musicale in comune e un futuro tutto da scrivere. Dopo la rottura del loro sodalizio professionale e un lungo periodo di silenzio, Antonio (Dimartino) ricontatta Lorenzo (Colapesce) per un nuovo progetto. Questa volta la musica non c’entra, ma la posta in gioco è così alta da smontare l’iniziale diffidenza di Lorenzo.
NOTE DI REGIA (di Zavvo Nicolosi)
2020, qualche giorno dopo Sanremo ricevo una telefonata da Antonio e Lorenzo. Mi dicono “vogliamo fare un film, un on the road ambientato in Sicilia, butta giù un soggetto di qualche pagina”.
Ma partiamo dal principio. Inizio a collaborare con Lorenzo nell’ormai lontano 2013, in 10 anni con il mio gruppo “Ground’s Oranges” realizziamo una serie di videoclip indipendenti per lui e altri artisti, molto apprezzati ma poco noti al grande pubblico; è lo stesso Lorenzo a presentarmi qualche anno dopo Antonio. Nel 2019 Antonio e Lorenzo decidono di fare un disco assieme, e per la prima volta invece di video musicali promozionali, in totale controtendenza vogliono realizzare dei veri e propri cortometraggi recitati. All’inizio sono scettico ma poi mi lascio coinvolgere, al tempo non sapevo ancora che quello era l’inizio di tutto.
Poi succede che “Musica Leggerissima” fa boom e si aprono nuovi orizzonti per tutti, e così rieccoci a quella telefonata.
Scriviamo un soggetto semi-folle che parla di leggende siciliane, mitologia greca, valore dell’amicizia e cazzate di ogni genere pensando che probabilmente non lo produrrà mai nessuno, e invece…
Affiancati dallo sceneggiatore Michele Astori (siculo anche lui), costretti dalla pandemia ci ritroviamo a lavorare, ognuno da casa sua dislocati in diverse parti d’Italia, in lunghe, faticose ma esilaranti sessioni su Skype. Tra noi quattro si crea una bella alchimia e in men che non si dica la sceneggiatura è pronta.
Il tempo intercorso tra l’ultima pagina scritta, la preparazione e l’inizio delle riprese è talmente veloce che nemmeno me ne rendo conto. Adesso sono qui sul set: ci sono i camion, le scenografie, i costumi, un milione di persone e io al mio ennesimo primo giorno di scuola.
Va tutto liscio fin dal principio, con Lorenzo e Antonio c’è grande sintonia e un legame d’amicizia tale che si trasmette a tutta la troupe, sul set si respira un’atmosfera di goliardia e complicità nonostante le giornate impegnative. Nei giorni successivi ci accorgiamo cosa voglia dire davvero la magia del cinema, di quanto sia strano scrivere qualcosa e poi vederla materializzata davanti ai tuoi occhi, grazie all’impegno e l’amore di tutte le maestranze che si fanno in quattro per dare il meglio sulla tua opera.
30 giorni di riprese letteralmente volano quando ogni giorno hai un set diverso che somiglia più a un circo che a un film, anche quando ti capita di girare durante una delle estati siciliane più torride di sempre.
Io, Antonio e Lorenzo ancora non ci crediamo, abbiamo davvero fatto un film e lo abbiamo fatto alla nostra maniera. Volevamo fortemente qualcosa che raccontasse la nostra isola in maniera mai vista e lontana anni luce dai soliti stereotipi e luoghi comuni.
Una favola moderna on the road sul valore dell’amicizia, sul comprendere e accettare chi ci sta vicino, con a margine una piccola riflessione “green”.Un viaggio attraverso una Sicilia inedita, surreale, fatta di luoghi magnifici e desolati allo stesso tempo, popolata da strambi individui che custodiscono fantasiose verità. Un racconto sospeso tra sogno e realtà dove tutto è possibile.