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Lombardia e Puglia fanno rete per la lotta ai tumori Con il “Progetto UniPancreas-Plus” la Fondazione Unipancreas presieduta da professor Butturini si aggiudica un importante finanziamento L’Associazione Unipancreas presieduta dal dott. Giovanni Butturini, Primario Chirurgia Epato-bilio-Pancreatica Ospedale P. Pederzoli, ma da sempre molto vicino alla Puglia con cui ha avviato un sodalizio e una proficua collaborazione, si è aggiudicata un importante finanziamento per un progetto volto alla realizzazione di servizi e attività dedicati alle persone che affrontano/hanno affrontato un percorso di cura in una delle seguenti quattro aree: Oncologia ed Ematologia Oncologica, Malattie Rare, Neuroscienze e Oftalmologia, Tumori Rari. Dicevamo la Puglia perché il professore visita anche a Bari e perché del comitato d’onore della Fondazione fanno parte il ceo di Via Della Spiga, Francesco De Gennaro, Giuseppe Carlucci, tragicamente deceduto e il dott. Maiullari. Negli anni scorsi erano state avviate prestigiose iniziative e galà, volti alla raccolta fondi proprio per agevolare i pugliesi costretti ai “viaggi della speranza”, fornendo consulenza adeguata ed immediata. L’Associazione, diventata ora Fondazione, nei mesi scorsi ha partecipato al Bando “Fondazione Roche per i pazienti – Accanto a chi si prende cura – Edizione 2022”, avviato da Fondazione Roche con lo scopo di conferire un finanziamento a 26 progetti. A tale proposito, dopo aver verificato la sussistenza e il rispetto dei criteri definiti nel bando, VITA ha selezionato tra i vincitori finali il progetto candidato dall’associazione.
Il premio di € 20.000 è stato erogato mediante bonifico bancario. Approfondiamo meglio l’argomento. Il tumore del pancreas, la cui incidenza è in progressivo aumento, rappresenta la quarta causa di morte per cancro in Italia ed è proiettata a diventare la seconda causa entro il 2030 a meno di imprevedibili nuove scoperte. Per la sua complessità, il trattamento del tumore del pancreas necessita di un approccio multidisciplinare, da parte di un team altamente specializzato, in tutte le fasi che caratterizzano il percorso diagnostico-terapeutico. Tuttavia, i centri di maggior esperienza non sono distribuiti in modo omogeneo sul territorio nazionale e ciò comporta una vera e propria migrazione sanitaria che coinvolge i pazienti ed i loro familiari con un importante dispendio economico, di tempo ed energie. Anche all’interno delle stesse Regioni, sono pochi i Centri qualificati per curare questa malattia con risultati che stiano nelle medie internazionali.
Infatti la Lombardia quest’anno ha deliberato la creazione di Pancreas Unit che ridurranno i Centri accreditati a curare la malattia. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha ulteriormente aggravato la situazione costringendo, da un lato, il Servizio Sanitario Nazionale a concentrare tutte le sue energie nel contrasto al virus e nell’assistenza ai malati di Covid-19, e dall’altro, ponendo un limite agli spostamenti con inevitabili ritardi nell’erogazione delle cure ai pazienti oncologici. In tale panorama internazionale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ed il Ministero Italiano della Salute hanno promosso la digitalizzazione della medicina al fine di favorire, attraverso modelli organizzativi integrati, attività di prevenzione e promozione della salute e percorsi di presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche anche a distanza. L’ESMO (European Society for Medical Oncology), durante la pandemia da Covid 19, ha incentivato l’utilizzo della telemedicina, come strumento di prima scelta, per i pazienti affetti da tumore del pancreas che presentino problematiche “a priorità medio-bassa”.
In accordo con tali indicazioni, i pazienti che necessitino di un consulto per la comparsa di nuovi sintomi o per la condivisione di esami di laboratorio o imaging potrebbero usufruire della visita telematica, la quale può essereseguita da una visita ambulatoriale laddove necessario. La medicina digitalizzata o telemedicina non ha l’obiettivo di sostituire i sistemi sanitari tradizionali ma piuttosto di integrarli e supportarli permettendo un rapido ma tracciato accesso alle cure anche ai pazienti oncologici lontani ed impossibilitati a raggiungere la struttura sanitaria di riferimento. In collaborazione con Università Ca’ Foscari di Venezia (Prof.ssa Francesca Dal Mas) e con Università degli Studi di Pavia (Prof. Lorenzo Cobianchi), Unipancreas è impegnata nella realizzazione del progetto PancreasPlus: la prima APP co- prodotta per il tumore al pancreas. In altri ambiti oncologici è stato dimostrato che la co-produzione ha apportato benefici ai pazienti e agli specialisti. E’ stata quindi progettato PancreasPlus con l’intento di dimostrare come i Pazienti affetti da tumore al pancreas potranno giovarsi di una APP di nuova concezione.
Il progetto prevede 4 fasi 1) Co-assess: parte dalle necessità non ascoltate dei pazienti attraverso la somministrazione di questionari ad hoc a centinaia di Pazienti che collaboreranno per formare un corpus di informazioni fondamentali per la riuscita del progetto stesso 2) Co-learn: un gruppo di Esperti rinomati in ambito Nazionale con specializzazioni mediche ma non solo esaminerà i risultati dei questionari per “imparare” quali necessità vengano attualmente trascurate e farne la base della fase successiva 3) Co-product: l’APP viene costruita sulla base dell’analisi condotta dal panel di esperti che hanno esaminato i questionari 4) Co-validate: l’APP viene utilizzata con il costante monitoraggio di una study nurse con Master in Telemedicina e di un medico specialista in patologia pancreatica. L’obiettivo è quindi creare un dispositivo portatile che possa fungere da punto di riferimento per i Pazienti, i caregivers e per i medici coinvolti nel trattamento del tumore del pancreas. Una sorta di”AVATAR”, un assistente sanitario che segua a domicilio il Paziente e lo aiuti nelle varie fasi della malattia dalla pre-abilitazione alla classica riabilitazione. Per questo scopo che avvicinerà la Puglia alla Lombardia, virtualmente e non solo, si sta organizzando per giugno un grande evento di raccolta fondi e di divulgazione, che vedrà proprio la Puglia protagonista a cui parteciperanno luminari in campo scientifico e scenderanno in campo imprenditori ed aziende per dare il loro contributo alla scienza e alla medicina.