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Ritorniamo alla semplicità del passato, per fare passi sostenibili nel futuro.  La riscoperta delle piccole cose e la forza delle cose semplici in questo momento di grande ansia che avvolge il pianeta è il progetto portato avanti da “Fuorisede”, il nuovo spazio barese condiviso da chi ama parlare di ambiente e sana alimentazione.

Si trova a Bari, nel quartiere Carrassi, e più precisamente in Via Toma 20. Fuorisede è  sorto sull’iniziativa di Effetto Terra Campagneros in collaborazione con Francesca Mola in arte Franziska Chef.

Per chi non lo sapesse Effetto Terra Campagneros è  l’associazione  che  promuove e sviluppa progetti di  Agricivismo urbano, trasformando spazi periferici degradati in centri di attività agricola e luoghi di coscienza ambientalista. L’associazione gestisce il  Parco Campagneros, un orto sociale urbano, a Bari in cui i cittadini possono gestire lotti di campagna in piena città, seminando, piantando e raccogliendo i frutti della terra e nello stesso tempo migliorando lo stato del  quartiere e della città.

Francesca Mola in arte Francisca Chef

Franziska, invece, l’altra parte di Fuori sede  è AgroChef- Chef della tradizione pugliese e Cucina biosalutare a Km. Zero.

Insieme Franziska e Campagneros, attraverso il progetto “Fuorisede” stanno portando avanti tanti obiettivi ed eventi: incontri, laboratori, tutti finalizzati alla riscoperta di cose belle, naturali, riportandoci alla realtà dei nostri nonni.

Di grande effetto l’evento folkloristico svolto nello spazio di via Toma, qualche giorno fa. Una serata danzante a suon di canti popolari. Un evento speciale dedicato alla Romania e sfociato in un  vero e proprio connubio tra cibo e danza avente come tema la  “Ciorba”, piatto tipico rumeno, e la Hora, danza dei paesi balcanici. L’evento in collaborazione con ArtiDea Cultura Bari  si è aperto a suon di danza.

Le danzatrici, Anna Vitale e Donatella Maiellaro, rappresentanti  ArtiDea hanno fatto una presentazione della Romania, soffermandosi sul significato della parola  Hora, una delle più sentite e appassionate Danze rumene. Eseguita in cerchio da sole donne, da soli uomini o da entrambi, è la sola danza rumena in grado di raccontare la storia del suo popolo, la sacralità del legame tra umano e divino.

Una danza antica con la quale ArtiDea ha fatto muovere a suon di musica tutti i presenti  nello spazio Fuorisede, conducendoli  con l’immaginazione nelle varie regioni rumene :nei boschi della Transilvania, fra  i monasteri della Bucovina e della Moldova e  nelle splendide aree rurali, con le famose case dei contadini in legno.

Tutti in cerchio ed equidistanti, emettendo degli strani suoni per scandirne il ritmo.

Le danze Hora infatti sono tutte in cerchio – hanno  spiegato le danzatrici, tipico di tutte le danze balcaniche, perché  il cerchio nella tradizione rumena è un elemento simbolico e richiama il  Cosmo.

E dopo le danze non poteva mancare la degustazione del piatto tipico nazionale rumeno la Ciorba, a cura di Franziska.

Franziska è la protagonista dell’ Archeologia gastronomica della serata. La cosiddetta “archeologia gastronomica” che si pone  l’obiettivo di ricercare e far rivivere le abitudini culturali e gastronomiche di civiltà scomparse, per far tornare a chi partecipa la voglia di stare a contatto diretto contatto con la terra.

-Gli ingredienti della Ciorba – ha precisato la Chef – sono stati accuratamente raccolti da lei stessa durante le passeggiate  in zona Altamura, Lavello, Venosa, Palazzo San Gervasio.

E sveliamo un  po’ di curiosità circa la Ciorba, la zuppa che abbiamo degustato.

Ciorba deriva da Shariba, termine con la S che sta a significare Sorbire, succhiare, ma anche Sorbetto, sinonimo di Giuleppo, quello zucchero bianco famoso per ricoprire i taralli durante il periodo pasquale. Di qua il nome di Ciorba, una zuppa, molto diffusa tra le popolazioni dell’Est europeo, a base  di carni e tante verdure (tra le quali levistico, detto anche sedano di monte, cavolo fermentato, crusca di frumento) il tutto condito con panna acida.

Dopo la degustazione, fra una chiacchiera e l’altra, tutti soddisfatti si son dati appuntamento per i prossimi eventi di Fuorisede che ha presentato un calendario denso di iniziative di questo genere, dal caffè insieme la mattina allo Spaccio del lievito Madre.

E se questo è il clima sereno che Fuorisede crea, ben vengano, allora, queste iniziative all’insegna del semplice convivio e del rispetto dell’ambiente.

 

Foto di Marcella Squeo (riproduzione riservata)

Marcella Squeo

La dottoressa Marcella Stella Squeo è laureata in Giurisprudenza è una giornalista pubblicista e si occupa di cultura, spettacolo, musica e di beneficienza e volontariato facendo parte di diverse associazioni di settore.