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Torna anche nel 2023 con tante novità l’evento formativo organizzato dall’associazione Passione Extravergine, che punta a ragionare su come comunicare un prodotto chiave della nostra cultura gastronomica nazionale in modo innovativo e completo, fuori dai classici circuiti formativi, attraverso strumenti quali la gamificazione, la scrittura narrativa e drammaturgica, la comunicazione social e l’antropologia: sabato 28 e domenica 29 gennaio al Museo Civico di Bari (strada Sagges – Bari Vecchia) la due giorni “I linguaggi dell’extravergine per il turismo” sarà l’occasione per produttori, assaggiatori, operatori del turismo e guide turistiche per scoprire aspetti peculiari e poco noti dell’“oro verde”. Masterclass e talk con esperti del settore offriranno punti di vista e conoscenze specifiche e innovative sul prodotto olio e sul contesto socio-culturale in cui si produce e si utilizza. L’olio extravergine, quindi, diventa un vero e proprio componente del viaggio da proporre al turista desideroso di scoprire le terre dove nasce questo prodotto unico al mondo e il background culturale che rappresenta: una strada, questa, ancora tutta da percorrere per il settore turistico italiano. Dimenticate, quindi, la classica visita al frantoio con degustazione di bruschetta: il turismo dell’olio è molto più gustoso e completo, è cultura, storia dei popoli, paesaggio, emozioni, gioco. L’evento ha il patrocinio del Consorzio Turismo dell’Olio EVO.

Non un evento di mero assaggio, quindi, o per imparare ad abbinare l’olio giusto alle pietanze: “I linguaggi dell’extravergine per il turismo” è un’occasione unica e dinamica per imparare a comunicare l’extravergine tutti i suoi aspetti culturali, sociali, storici e antropologici, come prodotto ma soprattutto come componente identitaria di un territorio e di una popolazione, da far scoprire ai viaggiatori, ai turisti, ai visitatori in cerca dell’autenticità delle terre produttrici d’olio. “Parlare di olio extravergine nei luoghi di produzione è un mestiere diverso dal produrre olio e anche dal saperlo assaggiare – spiega Elisabetta De Blasi, presidente di Passione Extravergine – ma è un lavoro che ha a che fare con i contenuti culturali, tecnici, sensoriali, economici, geografici, paesaggistici, antropologici, religiosi, di cui questo splendido prodotto è portatore e con le tecniche di narrazione dal vivo. “I linguaggi dell’extravergine per il turismo” è una due giorni aperta a tutti coloro che vogliono provare a mettersi in gioco per capire se il racconto dell’olio è la loro strada. Masterclass pratiche e talk con esperti provenienti da tutta Italia serviranno per seminare idee e spunti con cui lavorare. La due giorni continua con il Corso per Guida Oleoturistica in partenza a febbraio dedicato a chi è già Assaggiatore o Guida Turistica. (info: www.guidaoleoturistica.it )”

PROGRAMMA:

Sabato 28 gennaio h 9-16:30

–        Intro: Goodmorning oil lovers – Elisabetta De Blasi – presidente di Passione Extravergine

–        Masterclass prodotto: Dialogo tra olio e altri ingredienti – Piero Palanti – consulente e formatore per la ristorazione;

–        Talk: Il paesaggio come valore di prodotto – Gianfranco Ciola – agronomo; Alberto Grimelli – direttore di Teatro Naturale;

–        Masterclass narrazione: Trovare il nocciolo – Stefania Bruno – drammaturga e formatrice.

Domenica 29 gennaio h 9-16:30

–        Intro: Non scherziamo, anzi sì: – Coinvolgere con il gioco – Elisabetta De Blasi – formatrice e food expert; Vicky Gravinese – divulgatrice e formatrice;

–        Masterclass prodotto: L’Olio: riti e immaginario – Pasquina Sacco – sociologa e antropologa del cibo;

–        Masterclass narrazione: Strategie efficaci per potenziare il racconto con i social media – Daria Toriello – brand strategist.

Per informazioni sui costi e per prenotare il proprio posto, consultare il sito www.passioneextravergine.it

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.