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Sale sul palco, silenziosamente, anzi felinamente, direi, e immediatamente si appropria della scena, Serena Brancale, cantante barese doc, qualche sera fa al Blue Note di Milano. Capelli stile afro-sudamericano, inguainata in un sensuale pantalone argenteo, con altrettanto sensuale body sgambato, Serena ha dato il via alla sua straordinaria performance. “Sei bellissima”- qualcuno grida dal pubblico, “Ingravidami”- replica un altro e lei raccoglie i complimenti con delicatezza, e con altrettanta forza e sinuosità esordisce con un brano di Tullio De Piscopo – Andamento Lento -, naturalmente rivisitato con accordi jazz ed elettronici, tipici della sua musica.
Serena Brancale, infatti, è entrata presto nel mondo musicale proprio con il suo progetto cantautorale, ricco di contaminazioni nu-soul, jazz ed elettronica. Nel 2015 ha partecipato al Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte con il brano “Galleggiare”, contenuto nel suo primo album omonimo. Nella sua carriera oltre a vantare importanti collaborazioni con artisti quali Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista, Simona Molinari e molti altri jazzisti italiani, esibendosi anche in tour con Il Volo (2016) e Mario Biondi (2017), ha lavorato come speaker radiofonica nonché attrice con Sergio Rubini nel film “ Mio Cognato”.
Sul palco del Blue Note, noto jazz Club a Milano, dal 2003 e parte del network Blue Note, insieme a quello di New York, Tokio, Giappone e Cina, Serena è a casa sua. Il pubblico milanese intona a memoria le sue canzoni, anche quando canta in dialetto barese “ Kin de Merd” interpretato con vocalismi e accordi jazz dedicato al vicino, “quello del secondo piano”, fastidioso e rompiscatole.
Ha portato sul palco brani degli Earth Wind & Fire a quelli di Pino Daniele, passando dal piano, alla loop station e la batteria elettronica. Ma oltre l’improvvisazione ciò che colpisce di Serena è la talentuosità della sua musica e poliedricità visto che passa in un batter d’ali dal funky al jazz.
Dotata di una voce scura e versatile, con la sua creatività, sul palco del Blue Note, ha attraversato tanti stili musicali, strizzando l’occhio all’hip hop quando ha cantato con Fiat 131, Alfredo Bruno, cantautore di Cosenza. “Mamma mia che forza “ ha esclamato il fotografo ufficiale del Blue e l’ ha fotografata da tutte le angolazioni possibili quasi ad immortalare quell’energia che trapela da ogni poro della Brancale.
E per finire intonazione a cappella sulle note di “Futura” di Lucio Dalla e sulle dolci note di questo splendido testo ha salutato il pubblico.
Uno spettacolo entusiasmante, brava Serena, talento musicale e barese nell’animo (!), Barese che custodisce gelosamente i modi di dire, come “Kine de Merd”. Insomma orgoglio dei baresi nel mondo, di quelli che come me che scrivo ( barese doc!) , ostenta le proprie origini, fiera del dialetto con le “o” chiuse e le “e” chiuse!
Testo e foto di Marcella Squeo (riproduzione riservata)
Un grande talento che non dimentica le sue origini pugliesi ma sa aprirsi ai generi musicali più raffinati. Ottima presenza, padronanza del palco e una simpatia che non si dimentica!
Vero PMarco e la brava Marcella ha colto perfettamente la sua anima soul
L’articolo di Squeo, di lettura agevole e scorrevole, coglie bene l’essenza delle canzoni della giovane cantante.
Brava l’artista è chi l’ha recensita
Orgoglio pugliese! Brava Serena Brancale, ottimamente valorizzata nella recensione.
Leggendo questo articolo sembra quasi di essere presente al concerto.
Bello sapere che artisti pugliesi ci rendano orgogliosi con la loro bravura. Molto brava anche Marcella Squeo che,con i suoi articoli, ci rende partecipi di questi eventi.
Orgogliosa della bravura e simpatia della nostra esplosiva Serena Brancale. Bello l’ articolo di Marcella Squeo che ha saputo descrivere in maniera ottimale le sue doti musicali.
Brava Serena, artista di grande talento e di raffinata intelligenza, l’ ho conosciuta personalmente e dal vivo è ancora più coinvolgente. È anche delicata nei modi e particolarissima nelle sue muses. Brava anche Marcella , l’autrice di questo articolo, che ci informa sui vari eventi culturali e ci aggiorna in modo semplice ma efficace sui vari eventi culturali .
E bravi anche noi di Lsdmagazine per scovare e dare spazio ai nuovi talenti
Il Blue Note è una di quelle “atmosfere” per le quali puoi solo dire…prendere o lasciare. Io ho preso. Con ardore e passione, anche su consiglio del mio amico -mah speriamo!- Malcolm MacDonald Charlton in arte Nick the Nightfly il quale dopo aver conquistato la simpatia di Nuccio Altieri in anni passati ha invaso di passioni jazz-fusion anche me. Lo so, attrarrò antipatie ma sono sufficientemente sicuro che la nostra Serena nonostante il suo talento certificato, su quel palco sia stata una nota stonata. Amerò il blue note, Nick, Nuccio e radio montecarlo fino alla fine dei miei giorni. Datemi addosso se volete ma vi amerò per sempre…come nelle favole. Marcella sei bravissima