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Un documentario per celebrare il Bicentenario della morte dell’eminente Domenico Cotugno, uno dei più illustri scienziati della terra di Puglia, raccontare la storia del medico, luminare figlio di Ruvo di Puglia, e il suo apporto alle scienze mediche e alla cultura europee del secolo XVIII.

Sarà presentato al pubblico il prossimo 15 dicembre, alle ore 17:30 nella Sala Convegni del Museo del Libro di Palazzo Caputi a Ruvo di Puglia, il prezioso progetto filmico dal titolo “Sulle tracce di Domenico Cotugno”, diretto dalla sensibilità artistica del regista ruvese Michele Pinto in co-regia con Marianna Turturo che ne è anche la sceneggiatrice.

L’evento del Comitato Nazionale per le celebrazioni del Bicentenario della morte dell’eminente Domenico Cotugno, in collaborazione con il Comune di Ruvo di Puglia, si arricchirà anche di un dibattito moderato dal dott. Santi Zizzo, con gli interventi degli autori del docufilm, e della protagonista, l’attrice Isabella Ragno.

Nato a Ruvo di Puglia il 29 gennaio 1736, Domenico Cotugno è considerato uno dei padri della medicina moderna. A Napoli, dove ha esercitato la sua attività scientifica ed accademica, diede inizio a misure profilattiche contro la tubercolosi, fu Decano della Facoltà di Medicina, Rettore della medesima università partenopea, oltre che proto-medico generale del Regno delle Due Sicilie.

Protagonista di importanti scoperte neurologiche, Domenico Cotugno diede un apporto decisivo alla stesura del Ricettario Farmaceutico napoletano, fu sostenitore della professionalità degli operatori in campo sanitario, e sottolineò come i medici dovessero spostare il loro interesse scientifico, umano e professionale dalle malattie dei singoli a quelle della collettività.

La sua fama di medico, anatomista e chirurgo gli valse il soprannome di “Ippocrate napoletano”, ed è nella città partenopea, dove morì il 6 ottobre 1822, che gli è stato intitolato un ospedale specializzato nella cura delle malattie infettive e un busto raffigurante Domenico Cotugno è esposto all’Ospedale degli Incurabili.

Anche all’Aquila gli è stato intitolato il Liceo Classico, mentre Ruvo di Puglia, sua città natale, ha intitolato al suo nome una Scuola Secondaria di primo grado ed eretto una statua del dott. Cotugno in Piazza Cavallotti.

Per promuoverne la conoscenza presso le nuove generazioni, specialmente presso i giovani che si accingono a intraprendere la professione medica, il Comitato Nazionale costituito per organizzare le celebrazioni del Bicentenario della morte di Domenico Cotugno, ha fortemente sostenuto la realizzazione del docufilm  sull’eccelsa personalità del medico ruvese.

Con il montaggio curato da Michele Pinto e Marianna Turturo, Diego Magrone alla direzione della fotografia e Santi Zizzo come produttore esecutivo, la vita di una studentessa universitaria ruvese, interpretata da Isabella Ragno, incontra quella dell’insigne medico clinico ed epidemiologo, dall’animo da arguto viaggiatore, bibliofilo e minuzioso numismatico.

Girato fra Ruvo di Puglia e Napoli, “Sulle orme di Domenico Cotugno” è una testimonianza documentaristica del percorso di vita e dell’attività professionale e scientifica di Domenico Cotugno.

Redazione

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