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Al via il Bella Basilicata Film Festival 2022-XVII Edizione (www.bellabasilicaatfilmfestival.com), in programmazione il 24, 25 e 26 novembre prossimi, nel Cine Teatro Periz, a Bella (PZ), in Basilicata. Il tema su cui si incentra quest’anno il Festival è “La violenza contro le donne tra racconti e visioni”, in occasione delle celebrazioni della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Il Bella Basilicata Film Festival 2022-XVII Edizione viene organizzato, promosso e realizzato dall’Amministrazione Comunale di Bella (PZ), con il patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Potenza, dell’APT (Azienda di Promozione Turistica) lucana, dell’UPI (Unione Province Italiane) di Basilicata e dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) di Basilicata. A volere fortemente la realizzazione del Festival 2022 sono stati: Leonado Sabato, Sindaco Città di Bella, Angela Carlucci, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Bella, Giacomo Martini, direttore artistico del Bella Basilicata Film Festival 2022-XVII Edizione. Giunto alla sua diciassettesima edizione, il Bella Basilicata Film Festival 2022 ha come tema fondante “La violenza contro le donne tra racconti e visioni” svolgendosi nella settimana del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne e contro il femminicidio e volendo indagare con la proposizione di tre film ad hoc, di autori e registi anche giovani, proprio la problematica attuale e fondante delle violenze contro le donne. Il Bella Basilicata Film Festival 2022, come da tradizione, si rivolge e parla soprattutto ai ragazzi delle scuole medie e superiori lucane per avvicinarli al cinema ed ai suoi temi sociali con scopi educativi e pedagogici.
Questo il programma prestigioso del Bella Basilicata Film Festival 2022: il 24 novembre, ore 20,30, verrà proiettato il film “L’arminuta” di Giuseppe Bonito (2021) e sarà presente il regista; il 25 novembre, alle ore 20,30, verrà proposto il film “Credo in un solo padre” di Luca Guardabascio (2020) alla presenza del regista; il 26 novembre, alle ore 20,30, verrà proiettato il film “Lea” di Marco Tullio Giordana, (2015) con la testimonianza di Caterina Villirillo, madre coraggio e presidente dell’associazione Libere Donne di Crotone. Il programma del Festival si realizza con la collaborazione del Cinema Don Bosco di Potenza. Il 25 novembre, alle ore 10, vi sarà un incontro con gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Bella con Mariangela Petruzzelli, giornalista internazionale di origine lucana, capo dipartimento Pari Opportunità CIM-Confederazione Italiani nel Mondo e presidente dell’associazione Miss Chef, che terrà una relazione dal titolo: “Dal sacrificio delle sorelle Mirabal alla rinascita oggi delle Donne contro le violenze Azioni e Proposte”. Il 26 novembre Caterina Villirillo, porterà la sua importante testimonianza incontrando i ragazzi della comunità bellese presso l’Oratorio parrocchiale in Largo Don Bosco a Bella.
Sul valore del festival, il Sindaco di Bella, Leonardo Sabato ha affermato: “Abbiamo deciso di sostenere e realizzare anche quest’anno il Bella Basilicata Film Festival su un tema molto importante che è la violenza sulle donne. Sono 4 i temi fondanti del Festival: cultura, passione, lavoro e determinazione. E con queste azioni lo abbiamo voluto ancora nel 2022. Ringrazio tutti coloro che ci stanno lavorando perchè è frutto di un lavoro di squadra importante ed entusiasmante. E’ fondamentale dare vita a Bella, borgo piccolo ed accogliente, ad un’iniziativa nazionale come questo Festival che ha una storia importante puntando sul valore sociale ed educativo della cultura e del cinema coinvolgendo, come in passato anche nel 2022, le scuole e i ragazzi del territorio. Abbiamo deciso di investire importanti risorse comunali usando anche gli strumenti del PNRR per potenziare l’offerta culturale a Bella e ristrutturare e potenziare la digitalizzazione del Cine Teatro Periz, quartier generale da 17 anni del Festival”. Angela Carlucci, Vice Sindaco e Assessore alla Cultura di Bella, ha evidenziato: “Da amministratore donna e con le altre mie colleghe in Comune abbiamo deciso di dedicare il festival al tema sulla violenza contro le donne essendo, prima di tutto, oggi, un dovere di civiltà sociale. Ringrazio vivamente Giacomo Martini, il direttore artistico del festival per aver scelto film molto intensi in tal senso per donare, soprattutto ai ragazzi di Bella e alle loro famiglie momenti, seri e concreti di riflessione sul tema della violenza di genere con scopi pedagogici ed educativi. Ringrazio anche di cuore Mariangela Petruzzelli e Caterina Villirillo che porteranno le loro testimonianze in due momenti ai ragazzi bellesi creando anche dibattiti con loro”. Giacomo Martini, direttore artistico storico del festival ha detto: “Incentrare il festival 2022 sul tema violenza contro le donne è stato determinante poiché oggi i casi di violenza, di bullismo, di ermarginazione sono all’ordine del giorno. Il Bella Basilicata Film Festival ha sempre indagato i problemi e le contraddizioni del Sud d’Italia e del mondo utilizzando il cinema nelle sue diverse forme di racconto, dalla pellicola al digitale e soprattutto nonostante le gravi difficoltà economiche in cui versano oggi le amministrazioni locali, soggetti fondamentali di questo evento. L’edizione 2022 del Festival per tali ragioni è ridotta ma sempre pregnante in contenuti politici, sociali e culturali. Ho scelto tre film molto belli ed eloquenti che indagano tre forme diverse di violenza contro le donne. La novità è che daremo vita , lavorandoci sin d’ora, ad un’edizione 2023 del festival che si realizzerà in estate per avere più pubblico anche estero. Plaudo all’amministrazione comunale per averci creduto ancora volendo investire risorse anche per la digitalizzazione della sala cinematografica Periz”. Mariangela Petruzzelli ha evidenziato: “Sono onorata di tornare in veste di ufficio stampa nazionale e relatore del Festival di Bella dopo averne curato la comunicazione nella sua prima edizione e soprattutto perchè è incentrato sul tema della violenza contro le donne. Mi occupo da anni di violenza sulle donne in veste di giornalista d’inchiesta e come presidente dell’associazione Miss Chef lavorando all’inserimento delle donne vittime grazie alle politiche del lavoro in campo agroalimentare, turistico e culturale. Collaboro con Minou Mirabal, ex ministro di giustizia a Santo Domingo e figlia di Minerva una delle sorelle Mirabal, simbolo della giornata mondiale contro le violenze sulle donne che furono uccise dal despota del tempo proprio il 25 novembre 1960; lavoro su progetti internazionali di cooperazione e formazione con ONU e FAO contro la tratta e l’emersione delle donne anche africane e per il valore delle pari opportunità con la CIM-Confederazione Italiani nel Mondo. Sono lieta che al festival di Bella parteciperà Caterina Villirillo, amica e presidente dell’associazione Libere Donne di Crotone, partner di Miss Chef da 11 anni, associazioni unite per la lotta alla criminalità organizzata e alla violenza di genere divulgando la conoscenza della bambola Lea, realizzata dalle “libere donne” con la sartoria sociale e dando vita insieme all’accademia sociale di cucina Miss Chef con il Ministero italiano delle Pari Opportunità e la commissione contro il femminicidio al Senato”. L’associazione Libere Donne capeggiata da Caterina Villirillo ha come presidente onorario Marisa Garofalo, sorella di Lea vittima eclatante di femmicidio, storia protagonista del film “Lea” che verrà proiettato a Bella il 26 novembre con la testimonianza preziosa di Caterina, madre coraggio che ha conosciuto Lea ed a cui hanno ammazzato il figlio Giuseppe nel 2018 che per salvare la madre è stato vittima di omicidio di ‘ndrangheta avendo Caterina fatto chiudere alcune case di prostituzione gestite da cosche mafiose crotonesi. Caterina Villirillo, ha affermato: “Ringrazio il Comune di Bella e Mariangela Petruzzelli per avermi invitato al festival e sono onoarat di prendervi parte soprattutto per avere la possibilità di parlare con i ragazzi di violenza contro le donne e contro le mafie a favore della legalità. Sono questi momenti culturali e civili determinanti per un decisivo cambiamento. Il 16 novembre in Cassazione hanno confermato l’ergastolo per l’omicida di mio figlio Giuseppe, il suo sacrificio è per me e per l’associazione Libere Donne un simbolo di rinascita forte e per sempre al fine di lasciare un messaggio di speranza e di educazione al rispetto per i giovani di oggi anche a Bella”.