In parte storia d’amore, in parte lezione di storia, lo straordinario nuovo album di Fantastic Negrito “White Jesus Black Problems” (Storefront Records, 2022) è una trascinante ode alla tenace resilienza del genere umano.
Ispirati alla storia d’amore interrazziale – e illegale – dei suoi antenati, una serva bianca e uno schiavo di colore nella Virginia del 1750, i brani dell’album affrontano efficacemente temi come razzismo, capitalismo e il vero significato della libertà.
Ogni traccia può riassumere da sola il significato dell’intero album, ma analizzare nel complesso il disco e il relativo film conduce a un’esperienza molto più trascendente, che sfida le conoscenze sulla nostra identità, da dove veniamo e dove siamo diretti.
Nato Xavier Paul Dphrepaulezz, Negrito cresce all’interno di una famiglia musulmana ortodossa a Oakland, in California. Dopo un terribile incidente automobilistico che quasi lo priva della possibilità di suonare la chitarra, l’artista rilancia miracolosamente la sua carriera nel 2015, quando vince il primo NPR Tiny Desk Contest. Negli anni seguenti Negrito si aggiudica tre Grammy Awards consecutivi nella categoria Best Contemporary Blues Album, si imbarca in tour con personaggi che vanno da Sturgil Simpson a Chris Cornell, collabora con Sting e E40, lancia la sua etichetta Storefront Records, si esibisce in quasi tutti i festival esistenti e fonda Revolution Plantation, una fattoria urbana finalizzata all’educazione e all’empowerment dei giovani. Di recente Negrito ha ricevuto anche la quarta nomination ai Grammy Awards per Oh Betty, tratta da White Jesus Black Problems, e ha annunciato la sua presenza sul palco durante il pomeriggio di giovedì 18 maggio al Parco Urbano G. Bassani di Ferrara in occasione della prima data italiana – già sold out – di Bruce Springsteen and the E Street Band.
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